Attraverso il confronto tra la produzione scientifica dei maestri di Ars Notaria (che si sussegue con risultati di grande rilievo tra la fine del XII e la metà del XIII secolo), e la prassi notarile bolognese e romagnola del tempo è possibile ricostruire i rapporti che si venivano a creare tra la scienza giuridica (dei maestri di notariato, ma anche, sia pure più di riflesso, dello Studium bolognese) e la prassi del tempo. L'attenzione si concentra in particolar modo sullo sviluppo del formulario notarile: in un momento cruciale per la formazione del notaio "moderno", il modo in cui le istanze dottrinali trovano o meno corrispondenza nell'attività quotidiana di redazione dei documenti costituisce un parametro illuminante per capire la penetrazione, nella realtà giuridica di ogni giorno, dell'evoluzione della scienza giuridica.
Nella fucina dei notai. L’Ars Notaria tra scienza e prassi a Bologna e in Romagna (fine XII – metà XIII secolo)
BRUSCHI, UGO
2006
Abstract
Attraverso il confronto tra la produzione scientifica dei maestri di Ars Notaria (che si sussegue con risultati di grande rilievo tra la fine del XII e la metà del XIII secolo), e la prassi notarile bolognese e romagnola del tempo è possibile ricostruire i rapporti che si venivano a creare tra la scienza giuridica (dei maestri di notariato, ma anche, sia pure più di riflesso, dello Studium bolognese) e la prassi del tempo. L'attenzione si concentra in particolar modo sullo sviluppo del formulario notarile: in un momento cruciale per la formazione del notaio "moderno", il modo in cui le istanze dottrinali trovano o meno corrispondenza nell'attività quotidiana di redazione dei documenti costituisce un parametro illuminante per capire la penetrazione, nella realtà giuridica di ogni giorno, dell'evoluzione della scienza giuridica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
