Il diritto giustinianeo ha trasmesso ai giuristi del Medioevo la traccia di una presunta "lex regia de imperio" mediante la quale il popolo romano avrebbe trasmesso al princeps la somma dei poteri e, in particolare, il potere normativo. L'idea, racchiusa nella "lex regia", della volontà popolare come fonte della suprema potestas non viene raccolta dagli intellettuali di parte imperiale; le tendenze autocratiche del Barbarossa, convinto dell'origine divina di un potere che viene trasmesso mediante il consenso dei principi tedeschi, lo portano ad escludere decisamente tale argomentazione. Solo nel corso del Trecento, anche grazie ad una rinnovata attenzione per la "lex regia", alcuni grandi teorici contribuiranno al recupero di una concezione popolare dell'origine del potere.
B. Pio (2011). Considerazioni sulla 'lex regia de Imperio' (secoli XI-XIII). SPOLETO : Fondazione CISAM.
Considerazioni sulla 'lex regia de Imperio' (secoli XI-XIII)
PIO, BERARDO
2011
Abstract
Il diritto giustinianeo ha trasmesso ai giuristi del Medioevo la traccia di una presunta "lex regia de imperio" mediante la quale il popolo romano avrebbe trasmesso al princeps la somma dei poteri e, in particolare, il potere normativo. L'idea, racchiusa nella "lex regia", della volontà popolare come fonte della suprema potestas non viene raccolta dagli intellettuali di parte imperiale; le tendenze autocratiche del Barbarossa, convinto dell'origine divina di un potere che viene trasmesso mediante il consenso dei principi tedeschi, lo portano ad escludere decisamente tale argomentazione. Solo nel corso del Trecento, anche grazie ad una rinnovata attenzione per la "lex regia", alcuni grandi teorici contribuiranno al recupero di una concezione popolare dell'origine del potere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.