L’articolo mira a indagare alcuni aspetti relativi alla natura costruita e mediata dell’iconografia medicale, intesa come un genere che traduce la fisicità in categorie intelligibili attraverso processi che conducono a derive immaginifiche, strettamente imparentate con le regole, i miti e i simulacri dell’arte. Dalle rappresentazioni tradizionali all’imaging biomedico contemporaneo, passando per la fotografia e il cinema, le tre categorie proposte (Corpi orizzontali; Corpi verticali; Corpi obliqui) suggeriscono una continuità di intenti e di esiti, aperta a una rappresentazione del soggettivo naturalmente insita nelle rappresentazioni oggettive del corpo.
C. Tartarini (2012). Immagini del corpo tra evidenze e visibilità. PSICOART, 2, 1-21.
Immagini del corpo tra evidenze e visibilità
TARTARINI, CHIARA
2012
Abstract
L’articolo mira a indagare alcuni aspetti relativi alla natura costruita e mediata dell’iconografia medicale, intesa come un genere che traduce la fisicità in categorie intelligibili attraverso processi che conducono a derive immaginifiche, strettamente imparentate con le regole, i miti e i simulacri dell’arte. Dalle rappresentazioni tradizionali all’imaging biomedico contemporaneo, passando per la fotografia e il cinema, le tre categorie proposte (Corpi orizzontali; Corpi verticali; Corpi obliqui) suggeriscono una continuità di intenti e di esiti, aperta a una rappresentazione del soggettivo naturalmente insita nelle rappresentazioni oggettive del corpo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.