L’articolo presenta i risultati di una ricerca qualitativa sulla spettacolarizzazione e l’erotizzazione del corpo femminile negli spot televisivi e in alcune riviste di moda femminile (D. La Repubblica delle donne, Marie Claire, Glamour). Il tratto principale che emerge è l’ambivalenza valoriale relativa all’immagine femminile: se da un lato i media enfatizzano la “donna moderna”, emancipata, attiva professionalmente, sessualmente audace, dall’altro la costringono nella posizione della “donna-oggetto”, poiché ciò che delle donne viene maggiormente valorizzato è il loro corpo, che appare nella maggioranza dei casi snello, giovane ed erotizzato. In secondo luogo, sono state evidenziate le strategie testuali attuate dalla pubblicità, in complicità con l’industria della cosmesi e della moda, al fine di convincere il pubblico femminile ad aspirare ad un modello corporeo “unico”, standardizzato. Costruire ed esibire un corpo “perfetto” (snello, tonico, levigato, senza segni di vecchiaia e sexy), secondo quanto promesso dalla pubblicità, permetterebbe alle donne di raggiungere il successo in ogni ambito della vita: sesso, amore, salute, lavoro, relazioni sociali.
S. Capecchi (2011). Il corpo erotizzato delle donne negli spot pubblicitari e nelle riviste di moda femminile. POLIS, 3/2011, 393-417 [10.1424/35848].
Il corpo erotizzato delle donne negli spot pubblicitari e nelle riviste di moda femminile
CAPECCHI, SAVERIA
2011
Abstract
L’articolo presenta i risultati di una ricerca qualitativa sulla spettacolarizzazione e l’erotizzazione del corpo femminile negli spot televisivi e in alcune riviste di moda femminile (D. La Repubblica delle donne, Marie Claire, Glamour). Il tratto principale che emerge è l’ambivalenza valoriale relativa all’immagine femminile: se da un lato i media enfatizzano la “donna moderna”, emancipata, attiva professionalmente, sessualmente audace, dall’altro la costringono nella posizione della “donna-oggetto”, poiché ciò che delle donne viene maggiormente valorizzato è il loro corpo, che appare nella maggioranza dei casi snello, giovane ed erotizzato. In secondo luogo, sono state evidenziate le strategie testuali attuate dalla pubblicità, in complicità con l’industria della cosmesi e della moda, al fine di convincere il pubblico femminile ad aspirare ad un modello corporeo “unico”, standardizzato. Costruire ed esibire un corpo “perfetto” (snello, tonico, levigato, senza segni di vecchiaia e sexy), secondo quanto promesso dalla pubblicità, permetterebbe alle donne di raggiungere il successo in ogni ambito della vita: sesso, amore, salute, lavoro, relazioni sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.