Il problema della disabilità in età evolutiva, dopo un faticoso percorso culturale, sviluppato negli ultimi 30 anni, ci consegna un quadro che ha avuto evoluzioni positive, anche se ancora insufficienti, sui versanti dell'integrazione scolastica, lavorativa e sociale. Tra questi, uno particolarmente critico per le famiglie è costituito dai primi anni di vita dei figli con disabilità complessa. La mancanza di informazione, la comunicazione della diagnosi, la gestione dei bisogni sono vissuti dalla famiglia in condizioni di profonda solitudine.
Caldin R. (2011). Pensare la disabilità "complessa". Tra "soglie" e "limiti" dell'intervento educativo con le famiglie.. PADOVA : Fondazione "Emanuela Zancan".
Pensare la disabilità "complessa". Tra "soglie" e "limiti" dell'intervento educativo con le famiglie.
CALDIN, ROBERTA
2011
Abstract
Il problema della disabilità in età evolutiva, dopo un faticoso percorso culturale, sviluppato negli ultimi 30 anni, ci consegna un quadro che ha avuto evoluzioni positive, anche se ancora insufficienti, sui versanti dell'integrazione scolastica, lavorativa e sociale. Tra questi, uno particolarmente critico per le famiglie è costituito dai primi anni di vita dei figli con disabilità complessa. La mancanza di informazione, la comunicazione della diagnosi, la gestione dei bisogni sono vissuti dalla famiglia in condizioni di profonda solitudine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.