Nella primavera del 2007 (12-13 aprile), si svolse al Dipartimento di Studi suTraduzione Lingue e Culture dell’Università di Bologna sede di Forlì il convegno“Traduzione come luogo d’incontro e di scontro”. Il convegno chiudeva unprogetto di ricerca pluriennale, cofinanziato dallo stesso dipartimento edall’Alma Mater, teso a confrontare diverse culture nazionali attraverso l’analisidella ricezione delle traduzioni nei Paesi e nelle culture di arrivo, con l’intento diindagare i modi nei quali la traduzione influisse sulla cultura di arrivo. Per la prima fase del progetto, durante la quale ci si proponeva di esaminaretesti in traduzione (con tutta una serie di case studies), nonché riviste e/ocollane che avevano svolto in determinati paesi un ruolo innovativo nel proporrele traduzioni alla cultura di arrivo, l’autore dell’articolo aveva proposto di analizzarel’operato traduttivo, da un punto di vista descrittivo-quantitativo, della rivistatedesca “die horen”. La rivista, fondata nel 1955, è diventata col tempo, per la seriosità e lo spessore qualitativo del lavoro dimostrati, una delle rivisteletterarie e culturali in senso lato più importanti non soltanto del mondotedescofono, ma anche a livello europeo. Tale operato si segnalava e sisegnala, infatti, per il consistente spazio concesso da sempre, ma in particolarea partire dalla metà degli Anni Settanta del secolo scorso, alla letteratura intraduzione. L’articolo presenta uno studio empirico dettagliato su tutte le traduzioni presentati dalla Rivista nel corso di 50 anni (i cui dati sono raccolti in un documento elettronico consultabile in Rete) nonché innovative riflessioni teoriche sull’influenza della traduzione su una determinata cultura ricevente.
Nadiani G. (2011). La fucina traduttiva della rivista tedesca “die horen” nella mediazione sistematica delle letterature straniere: primi elementi per un inventario. MEDIAZIONI, 11, 1-35.
La fucina traduttiva della rivista tedesca “die horen” nella mediazione sistematica delle letterature straniere: primi elementi per un inventario
NADIANI, GIOVANNI
2011
Abstract
Nella primavera del 2007 (12-13 aprile), si svolse al Dipartimento di Studi suTraduzione Lingue e Culture dell’Università di Bologna sede di Forlì il convegno“Traduzione come luogo d’incontro e di scontro”. Il convegno chiudeva unprogetto di ricerca pluriennale, cofinanziato dallo stesso dipartimento edall’Alma Mater, teso a confrontare diverse culture nazionali attraverso l’analisidella ricezione delle traduzioni nei Paesi e nelle culture di arrivo, con l’intento diindagare i modi nei quali la traduzione influisse sulla cultura di arrivo. Per la prima fase del progetto, durante la quale ci si proponeva di esaminaretesti in traduzione (con tutta una serie di case studies), nonché riviste e/ocollane che avevano svolto in determinati paesi un ruolo innovativo nel proporrele traduzioni alla cultura di arrivo, l’autore dell’articolo aveva proposto di analizzarel’operato traduttivo, da un punto di vista descrittivo-quantitativo, della rivistatedesca “die horen”. La rivista, fondata nel 1955, è diventata col tempo, per la seriosità e lo spessore qualitativo del lavoro dimostrati, una delle rivisteletterarie e culturali in senso lato più importanti non soltanto del mondotedescofono, ma anche a livello europeo. Tale operato si segnalava e sisegnala, infatti, per il consistente spazio concesso da sempre, ma in particolarea partire dalla metà degli Anni Settanta del secolo scorso, alla letteratura intraduzione. L’articolo presenta uno studio empirico dettagliato su tutte le traduzioni presentati dalla Rivista nel corso di 50 anni (i cui dati sono raccolti in un documento elettronico consultabile in Rete) nonché innovative riflessioni teoriche sull’influenza della traduzione su una determinata cultura ricevente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


