Nelle comunità dell'età moderna provvedere di dote giovani bisognose era considerata una delle forme più meritevoli di carità, cristiana e civica, perché oltre a salvare anime e a tutelare la pubblica morale, contribuiva alla sicurezza sociale nei confronti dei ceti meno abbienti, salvaguardando il decoro delle famiglie. Il saggio illustra il caso di Bologna, dove accanto alla beneficenza si sviluppò anche un approccio diverso, di segno previdenziale, attraverso la costituzione di un Monte del Matrimonio (1583), che divenne il punto di riferimento delle famiglie meno abbienti. Concepito in modo da combinare solidarietà e credito, il Monte bolognese mise aggiornate tecniche creditizie al servizio del piccolo risparmio: i depositi erano fruttiferi, inoltre era adottata la tecnica del moltiplico, per cui ogni anno gli interessi maturati erano a loro volta capitalizzati. La componente solidaristica era sottolineata dal meccanismo delle ricadenze, in base al quale gli interessi maturati sui depositi di soggetti deceduti o decaduti per rinuncia erano ridistribuiti su tutti i libretti attivi.

M. Carboni (2010). Fra assistenza e previdenza: le doti dei poveri "rispettabili" a Bologna in età moderna. GESCHICHTE UND REGION/STORIA E REGIONE, 2010, n. 1, 35-50.

Fra assistenza e previdenza: le doti dei poveri "rispettabili" a Bologna in età moderna

CARBONI, MAURO
2010

Abstract

Nelle comunità dell'età moderna provvedere di dote giovani bisognose era considerata una delle forme più meritevoli di carità, cristiana e civica, perché oltre a salvare anime e a tutelare la pubblica morale, contribuiva alla sicurezza sociale nei confronti dei ceti meno abbienti, salvaguardando il decoro delle famiglie. Il saggio illustra il caso di Bologna, dove accanto alla beneficenza si sviluppò anche un approccio diverso, di segno previdenziale, attraverso la costituzione di un Monte del Matrimonio (1583), che divenne il punto di riferimento delle famiglie meno abbienti. Concepito in modo da combinare solidarietà e credito, il Monte bolognese mise aggiornate tecniche creditizie al servizio del piccolo risparmio: i depositi erano fruttiferi, inoltre era adottata la tecnica del moltiplico, per cui ogni anno gli interessi maturati erano a loro volta capitalizzati. La componente solidaristica era sottolineata dal meccanismo delle ricadenze, in base al quale gli interessi maturati sui depositi di soggetti deceduti o decaduti per rinuncia erano ridistribuiti su tutti i libretti attivi.
2010
M. Carboni (2010). Fra assistenza e previdenza: le doti dei poveri "rispettabili" a Bologna in età moderna. GESCHICHTE UND REGION/STORIA E REGIONE, 2010, n. 1, 35-50.
M. Carboni
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