Il contributo di Luca Queirolo Palmas, "Prove di seconde generazioni", costituisce uno sforzo rilevante teso a focalizzare l’attenzione sui temi e i dibattiti emergenti in materia di giovani immigrati e di origine straniera. Il primo capitolo offre un’interessante, seppur forse eccessivamente rapida, panoramica del rapporto intercorrente fra istruzione e migrazione in sei diversi paesi (Francia, Spagna,Olanda, Gran Bretagna, Germania e Usa), sottolineando come il differente grado di selettività del sistema educativo operante in questi specifici contesti nazionali, unitamente alla diversa esperienza maturata nei confronti del fenomeno migratorio, siano in grado di modulare i contenuti del rapporto fra giovani di origine straniera e scuola. Il secondo capitolo introduce il caso italiano. Qui l’autore sottolinea la necessità di recuperare la dimensione processuale della riuscita scolastica – in quanto prodotto dell’interazione fra status di origine, clima scolastico, aspettative verso il futuro e rappresentazione del proprio futuro scolastico e lavorativo – per una corretta lettura del rapporto degli studenti stranieri con la scuola e lo studio, riprendendo temi e concetti propri della sociologia dell’educazione. Il terzo capitolo analizza le scelte che lo studente compie nel passaggio alla scuola secondaria superiore. I capitoli quarto e quinto offrono spunti di ricerca a partire dal caso dei latinos di Genova. Il sesto capitolo racchiude alcune osservazioni conclusive circa gli scenari e le prospettive entro cui si muovono i figli dell’immigrazione in Italia, richiamando i principali temi del dibattito ed esplicitando i risultati a cui sono giunte le ricerche finora realizzate. In sintesi, "Prove di seconde generazioni" è un’utile lettura per quanti desiderano avvicinarsi al tema dell’immigrazione e, più specificamente, per quanti vogliono occuparsi dei figli dell’immigrazione. I temi proposti spaziano dalla condizione scolastica a quella familiare, dalla definizione dei rapporti amicali alla strutturazione dell’identità, dalla costruzione sociale dei giovani migranti alla costruzione della cittadinanza, offrendo in questo modo una visione a tutto tondo dei giovani stranieri. Al contempo, però, il testo, riproponendo indagini già analizzate in altre occasioni, si riduce a una sintesi di osservazioni che al lettore possono essere già note e, in sostanza, non propone nulla di nuovo, se non le considerazioni «inedite» racchiuse nel capitolo conclusivo.
D. Mantovani (2007). Recensione di "Prove di seconde generazioni. Giovani di origine immigrata tra scuole e spazi urbani", di Luca Queirolo Palmas (Milano, Franco Angeli, 2006). POLIS, XXI(3), 530-533 [10.1424/25700].
Recensione di "Prove di seconde generazioni. Giovani di origine immigrata tra scuole e spazi urbani", di Luca Queirolo Palmas (Milano, Franco Angeli, 2006)
MANTOVANI, DEBORA
2007
Abstract
Il contributo di Luca Queirolo Palmas, "Prove di seconde generazioni", costituisce uno sforzo rilevante teso a focalizzare l’attenzione sui temi e i dibattiti emergenti in materia di giovani immigrati e di origine straniera. Il primo capitolo offre un’interessante, seppur forse eccessivamente rapida, panoramica del rapporto intercorrente fra istruzione e migrazione in sei diversi paesi (Francia, Spagna,Olanda, Gran Bretagna, Germania e Usa), sottolineando come il differente grado di selettività del sistema educativo operante in questi specifici contesti nazionali, unitamente alla diversa esperienza maturata nei confronti del fenomeno migratorio, siano in grado di modulare i contenuti del rapporto fra giovani di origine straniera e scuola. Il secondo capitolo introduce il caso italiano. Qui l’autore sottolinea la necessità di recuperare la dimensione processuale della riuscita scolastica – in quanto prodotto dell’interazione fra status di origine, clima scolastico, aspettative verso il futuro e rappresentazione del proprio futuro scolastico e lavorativo – per una corretta lettura del rapporto degli studenti stranieri con la scuola e lo studio, riprendendo temi e concetti propri della sociologia dell’educazione. Il terzo capitolo analizza le scelte che lo studente compie nel passaggio alla scuola secondaria superiore. I capitoli quarto e quinto offrono spunti di ricerca a partire dal caso dei latinos di Genova. Il sesto capitolo racchiude alcune osservazioni conclusive circa gli scenari e le prospettive entro cui si muovono i figli dell’immigrazione in Italia, richiamando i principali temi del dibattito ed esplicitando i risultati a cui sono giunte le ricerche finora realizzate. In sintesi, "Prove di seconde generazioni" è un’utile lettura per quanti desiderano avvicinarsi al tema dell’immigrazione e, più specificamente, per quanti vogliono occuparsi dei figli dell’immigrazione. I temi proposti spaziano dalla condizione scolastica a quella familiare, dalla definizione dei rapporti amicali alla strutturazione dell’identità, dalla costruzione sociale dei giovani migranti alla costruzione della cittadinanza, offrendo in questo modo una visione a tutto tondo dei giovani stranieri. Al contempo, però, il testo, riproponendo indagini già analizzate in altre occasioni, si riduce a una sintesi di osservazioni che al lettore possono essere già note e, in sostanza, non propone nulla di nuovo, se non le considerazioni «inedite» racchiuse nel capitolo conclusivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


