Nel XIX secolo lo spettacolo coreico trova il proprio ineludibile punto di partenza in un testo scritto, il libretto, un pre-testo strutturato e relativamente ampio che poi, nel corso del XX secolo, tende decisamente a perdere il proprio ruolo e a farsi scritto breve, frase scarna, immagine evocativa, per arrivare a dissolversi completamente o, piuttosto, ad assumere nuove sembianze. Questo saggio intende rilevare e indagare proprio i mutamenti verificatisi nel modo di pensare e di praticare il libretto per balletto attraverso due casi esemplari: Giselle (1841) e Apollon musagète (1928).
Il dito di Polimnia. Il libretto per balletto tra parola scritta e corpo danzante / E. Cervellati. - STAMPA. - (2011), pp. 125-134. (Intervento presentato al convegno Storie, poetiche, pratiche e prospettive di ricerca tenutosi a Bologna nel 24-25 Settembre 2009).
Il dito di Polimnia. Il libretto per balletto tra parola scritta e corpo danzante
CERVELLATI, ELENA
2011
Abstract
Nel XIX secolo lo spettacolo coreico trova il proprio ineludibile punto di partenza in un testo scritto, il libretto, un pre-testo strutturato e relativamente ampio che poi, nel corso del XX secolo, tende decisamente a perdere il proprio ruolo e a farsi scritto breve, frase scarna, immagine evocativa, per arrivare a dissolversi completamente o, piuttosto, ad assumere nuove sembianze. Questo saggio intende rilevare e indagare proprio i mutamenti verificatisi nel modo di pensare e di praticare il libretto per balletto attraverso due casi esemplari: Giselle (1841) e Apollon musagète (1928).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.