Ricostruendo le dinamiche di formalizzazione del concetto bloomiano di canone occidentale (alla luce altresì della sua attuale deriva storica, in senso globale e apertamente post-occidentale), il saggio intende collocarsi nel punto d’intersezione letterario tra l’Occidente e il Brasile, alle origini, insomma, di quella precoce occidentalizzazione delle lettere brasiliane che, sia pure in forma parziale e indiretta, va in scena alla metà del Settecento nell’ex-colonia portoghese, per il tramite dell'arcade Cláudio Manuel da Costa, autore di uno dei più importanti canzonieri lusofoni coevi. I suoi 19 componimenti in italiano (un altro caso pressoché ignoto di eteroglossia) - sono infatti "portatori sani" di un’idea di canone che li trascende e alla cui costruzione, in senso occidentale, essi partecipano, inscrivendo d’ufficio questa periferia dell’impero lusitano entro le coordinate di quel potenziale sistema mondo della letteratura tratteggiato dall’universale Republique des lettres settecentesca. La letteratura, insomma, come chiave d'accesso ad uno spazio (in questo caso, appunto, l'Occidente).
R. Mulinacci (2011). Il canone pre-occidentale. La lirica italiana di Claudio Manuel da Costa e l'occidentalizzazione del Brasile.. BOLOGNA : I libri di Emil.
Il canone pre-occidentale. La lirica italiana di Claudio Manuel da Costa e l'occidentalizzazione del Brasile.
MULINACCI, ROBERTO
2011
Abstract
Ricostruendo le dinamiche di formalizzazione del concetto bloomiano di canone occidentale (alla luce altresì della sua attuale deriva storica, in senso globale e apertamente post-occidentale), il saggio intende collocarsi nel punto d’intersezione letterario tra l’Occidente e il Brasile, alle origini, insomma, di quella precoce occidentalizzazione delle lettere brasiliane che, sia pure in forma parziale e indiretta, va in scena alla metà del Settecento nell’ex-colonia portoghese, per il tramite dell'arcade Cláudio Manuel da Costa, autore di uno dei più importanti canzonieri lusofoni coevi. I suoi 19 componimenti in italiano (un altro caso pressoché ignoto di eteroglossia) - sono infatti "portatori sani" di un’idea di canone che li trascende e alla cui costruzione, in senso occidentale, essi partecipano, inscrivendo d’ufficio questa periferia dell’impero lusitano entro le coordinate di quel potenziale sistema mondo della letteratura tratteggiato dall’universale Republique des lettres settecentesca. La letteratura, insomma, come chiave d'accesso ad uno spazio (in questo caso, appunto, l'Occidente).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


