Questo articolo si pone l’obbiettivo di analizzare i diversi aspetti coinvolti nell’utilizzo degli antibiotici promotori di crescita nell’allevamento suino, cercando di chiarire su quali basi la UE ha preso la decisione di bandirne l’utilizzo. La pratica corrente concorde con la bibliografia mostra i benefici dell’inclusione degli antibiotici promotori di crescita nelle diete per i suinetti, ma allora perché a partire dal 2006 la UE ha deciso di vietare l’utilizzo di queste sostanze? La motivazione principale da cui è scaturita questa decisione deriva dall’allarme lanciato in più occasioni riguardante il fenomeno dell’antibiotico-resistenza nei batteri. Infatti è noto che la prolungata somministrazione di una molecola antibiotica, seppure a basse dosi, è in grado di selezionare ceppi batterici resistenti alla molecola stessa. Rispetto al passato, dove gli antibiotici venivano impiegati senza molti accorgimenti, oggi le raccomandazioni che arrivano dal mondo scientifico suggeriscono di farne uso, anche a scopo terapeutico, solo se strettamente necessario. In alcuni paesi del nord Europa come per esempio Svezia e Danimarca, il divieto assoluto di utilizzare i promotori di crescita in zootecnia è già in vigore da diverso tempo, ma in realtà l’effetto del provvedimento non è ancora completamente efficace, probabilmente per la mancanza di valide alternative sul mercato che siano paragonabili in termini di costi/benefici agli antibiotici. E’ comunque certo che in un contesto produttivo, dove si mira ad eliminare l’utilizzo dei mangimi medicati, non ci si può aspettare di raggiungere buoni risultati produttivi solamente affidandosi a soluzioni dietetiche. Infatti per ottenere risultati soddisfacenti acquisiranno un’importanza fondamentale tutte le tecniche di management di allevamento necessari a ridurre i rischi di infezioni batteriche, abbastanza comuni soprattutto nei suinetti.

Trevisi P. (2006). Perchè l'unione europea ha bandito gli auxinici. Rivista di Suinicoltura. RIVISTA DI SUINICOLTURA, 10, 62-69.

Perchè l'unione europea ha bandito gli auxinici. Rivista di Suinicoltura

TREVISI, PAOLO
2006

Abstract

Questo articolo si pone l’obbiettivo di analizzare i diversi aspetti coinvolti nell’utilizzo degli antibiotici promotori di crescita nell’allevamento suino, cercando di chiarire su quali basi la UE ha preso la decisione di bandirne l’utilizzo. La pratica corrente concorde con la bibliografia mostra i benefici dell’inclusione degli antibiotici promotori di crescita nelle diete per i suinetti, ma allora perché a partire dal 2006 la UE ha deciso di vietare l’utilizzo di queste sostanze? La motivazione principale da cui è scaturita questa decisione deriva dall’allarme lanciato in più occasioni riguardante il fenomeno dell’antibiotico-resistenza nei batteri. Infatti è noto che la prolungata somministrazione di una molecola antibiotica, seppure a basse dosi, è in grado di selezionare ceppi batterici resistenti alla molecola stessa. Rispetto al passato, dove gli antibiotici venivano impiegati senza molti accorgimenti, oggi le raccomandazioni che arrivano dal mondo scientifico suggeriscono di farne uso, anche a scopo terapeutico, solo se strettamente necessario. In alcuni paesi del nord Europa come per esempio Svezia e Danimarca, il divieto assoluto di utilizzare i promotori di crescita in zootecnia è già in vigore da diverso tempo, ma in realtà l’effetto del provvedimento non è ancora completamente efficace, probabilmente per la mancanza di valide alternative sul mercato che siano paragonabili in termini di costi/benefici agli antibiotici. E’ comunque certo che in un contesto produttivo, dove si mira ad eliminare l’utilizzo dei mangimi medicati, non ci si può aspettare di raggiungere buoni risultati produttivi solamente affidandosi a soluzioni dietetiche. Infatti per ottenere risultati soddisfacenti acquisiranno un’importanza fondamentale tutte le tecniche di management di allevamento necessari a ridurre i rischi di infezioni batteriche, abbastanza comuni soprattutto nei suinetti.
2006
Trevisi P. (2006). Perchè l'unione europea ha bandito gli auxinici. Rivista di Suinicoltura. RIVISTA DI SUINICOLTURA, 10, 62-69.
Trevisi P.
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