La duration può essere concepita come misura di sensibilità di uno strumento finanziario alle variazioni dei tassi di interesse. Oltre a fornire una sintesi dei principali contributi teorici e delle risultanze empiriche presentate in letteratura, obiettivo del presente lavoro è fornire una stima dell’equity duration sia con riferimento alle azioni ordinarie sia a quelle di risparmio. L’attenzione anche a questa seconda categoria di titoli è dettata dalla natura stessa di tali strumenti, ibridi tra debito e equity. A tal fine si è introdotta un’analisi delle componenti principali, tramite la quale si è in grado di distinguere l’effetto sui corsi azionari dei diversi movimenti della struttura per scadenza dei tassi: precisamente parallela (Shift), inclinazione (Twist) e curvatura (Convexity) della stessa. L’analisi evidenzia innanzitutto che entrambe le categorie di azioni mostrano una sensibilità positiva alle variazioni dei tassi di interesse, quindi di segno contrario rispetto a quanto registrato per gli strumenti obbligazionari. Apparentemente sorprendente è il risultato che vede una maggior sensibilità delle azioni ordinarie rispetto alle risparmio. Tali risultati in realtà appaiono pienamente conciliabili con la considerazione che le azioni di risparmio sono strumenti “ibridi” e di conseguenza l’effetto duration (positivo) che si registra per le ordinarie viene ad essere attenuato dall’effetto inverso (negativo) che si registra per le obbligazioni.

Carosi A., Mengoli S., Sandri S. (2011). La duration equity delle diverse categorie di azioni: un futuro per le azioni di risparmio?. BANCHE E BANCHIERI, 6, 453-471.

La duration equity delle diverse categorie di azioni: un futuro per le azioni di risparmio?

CAROSI, ANDREA;MENGOLI, STEFANO;SANDRI, SANDRO
2011

Abstract

La duration può essere concepita come misura di sensibilità di uno strumento finanziario alle variazioni dei tassi di interesse. Oltre a fornire una sintesi dei principali contributi teorici e delle risultanze empiriche presentate in letteratura, obiettivo del presente lavoro è fornire una stima dell’equity duration sia con riferimento alle azioni ordinarie sia a quelle di risparmio. L’attenzione anche a questa seconda categoria di titoli è dettata dalla natura stessa di tali strumenti, ibridi tra debito e equity. A tal fine si è introdotta un’analisi delle componenti principali, tramite la quale si è in grado di distinguere l’effetto sui corsi azionari dei diversi movimenti della struttura per scadenza dei tassi: precisamente parallela (Shift), inclinazione (Twist) e curvatura (Convexity) della stessa. L’analisi evidenzia innanzitutto che entrambe le categorie di azioni mostrano una sensibilità positiva alle variazioni dei tassi di interesse, quindi di segno contrario rispetto a quanto registrato per gli strumenti obbligazionari. Apparentemente sorprendente è il risultato che vede una maggior sensibilità delle azioni ordinarie rispetto alle risparmio. Tali risultati in realtà appaiono pienamente conciliabili con la considerazione che le azioni di risparmio sono strumenti “ibridi” e di conseguenza l’effetto duration (positivo) che si registra per le ordinarie viene ad essere attenuato dall’effetto inverso (negativo) che si registra per le obbligazioni.
2011
Carosi A., Mengoli S., Sandri S. (2011). La duration equity delle diverse categorie di azioni: un futuro per le azioni di risparmio?. BANCHE E BANCHIERI, 6, 453-471.
Carosi A.; Mengoli S.; Sandri S.
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