Dalla quarta di copertina. Questo volume attraversa criticamente la genesi, lo sviluppo e le nozioni cardine di una specifica teoria dell’educazione che, a partire dalla metà del ‘900, si è affermata come quadro di riferimento rilevante per gli studi e le ricerche in educazione: la pedagogia fenomenologica. Utilizzando questo specifico taglio prospettico, il libro affronta questioni cruciali per chi è impegnato nella ricerca e nella prassi educativa. Come nascono e come si fabbricano quei saperi che costituiscono i nostri quadri di riferimento? Quali credenze culturali si celano dietro alle nostre definizioni (anche scientifiche) di educazione? Cosa succede se accettiamo la matrice storica e culturale delle teorie pedagogiche di cui ci serviamo? Cosa succede se siamo disposti a guardare le radici inevitabilmente culturali, morali e dunque ideologiche delle nostre ricerche empiriche in educazione? Il prezzo che una fenomenologia dell’educazione paga a quella condanna al senso di cui parlava Merleau-Ponty, é la corrosione della terra firma su cui radicare le pratiche educative. L’antidoto avanzato dalla pedagogia fenomenologica contemporanea non é un insieme di rinnovate e malcelate certezze ma l’appello alla responsabilità epistemica e all’accountability in educazione.
L. Caronia (2011). Fenomenologia dell'educazione. Intenzionalità, cultura e conoscenza in pedagogia.. MILANO : Franco Angeli.
Fenomenologia dell'educazione. Intenzionalità, cultura e conoscenza in pedagogia.
CARONIA, LETIZIA
2011
Abstract
Dalla quarta di copertina. Questo volume attraversa criticamente la genesi, lo sviluppo e le nozioni cardine di una specifica teoria dell’educazione che, a partire dalla metà del ‘900, si è affermata come quadro di riferimento rilevante per gli studi e le ricerche in educazione: la pedagogia fenomenologica. Utilizzando questo specifico taglio prospettico, il libro affronta questioni cruciali per chi è impegnato nella ricerca e nella prassi educativa. Come nascono e come si fabbricano quei saperi che costituiscono i nostri quadri di riferimento? Quali credenze culturali si celano dietro alle nostre definizioni (anche scientifiche) di educazione? Cosa succede se accettiamo la matrice storica e culturale delle teorie pedagogiche di cui ci serviamo? Cosa succede se siamo disposti a guardare le radici inevitabilmente culturali, morali e dunque ideologiche delle nostre ricerche empiriche in educazione? Il prezzo che una fenomenologia dell’educazione paga a quella condanna al senso di cui parlava Merleau-Ponty, é la corrosione della terra firma su cui radicare le pratiche educative. L’antidoto avanzato dalla pedagogia fenomenologica contemporanea non é un insieme di rinnovate e malcelate certezze ma l’appello alla responsabilità epistemica e all’accountability in educazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.