In Diog. Laert. I 34 si susseguono immediatamente una citazione dai Silli di Timone di Fliunte (fr. 23 Di Marco) ed una dal Perì poietôn di Lobone di Argo (fr. 8 Crön.). Secondo gli editori, il termine astronómema concluderebbe il verso timoniano, ma una simile ricostruzione del testo solleva dubbi relativi tanto al rapporto tra il verso timoniano e le parole con cui Diogene lo introduce, quanto alla struttura che in tal caso avrebbe la successiva citazione loboniana. In alternativa, si può leggere astronomémata sulla base dei codici BFpcPacQ, considerando questa parola come l’inizio del frammento di Lobone, ed integrare in clausola del verso timoniano il participio astronomoûnta.
V. Garulli (2004). Talete di Mileto fra Timone e Lobone (Diog. Laert. I 34). EIKASMOS, 15, 261-271.
Talete di Mileto fra Timone e Lobone (Diog. Laert. I 34)
GARULLI, VALENTINA
2004
Abstract
In Diog. Laert. I 34 si susseguono immediatamente una citazione dai Silli di Timone di Fliunte (fr. 23 Di Marco) ed una dal Perì poietôn di Lobone di Argo (fr. 8 Crön.). Secondo gli editori, il termine astronómema concluderebbe il verso timoniano, ma una simile ricostruzione del testo solleva dubbi relativi tanto al rapporto tra il verso timoniano e le parole con cui Diogene lo introduce, quanto alla struttura che in tal caso avrebbe la successiva citazione loboniana. In alternativa, si può leggere astronomémata sulla base dei codici BFpcPacQ, considerando questa parola come l’inizio del frammento di Lobone, ed integrare in clausola del verso timoniano il participio astronomoûnta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.