ENEL. DA MONOPOLISTA NAZIONALE A LEADER GLOBALE

Introduzione Pensando al flusso di eventi che attraversano Enel lungo l’arco temporale che va dal 1996 al 2011, emergono cinque momenti, cinque fotogrammi che fissano nella memoria una storia che merita di essere raccontata. Primo fotogramma: Palazzo Chigi, 1996. Il presidente del Consiglio e il ministro del Tesoro incontrano il presidente e l’amministratore delegato di Enel, freschi di nomina. La discussione tratta i nuovi scenari per la produzione e la distribuzione di energia a seguito delle imminenti libera- lizzazioni: Enel, l’ente pubblico forse più vicino alla vita degli italiani, quello che porta l’elettricità nelle case, nelle scuole e nelle fabbriche, da quel momento non sarà più lo stesso. Secondo fotogramma: Roma, conferenza stampa, 1999. Lo stesso am- ministratorre delegato dell’immagine precedente spiega la nuova strategia multibusiness: non solo energia, ma anche acqua, gas e telefonia. Enel sta diventando un’impresa. Le tappe, fissate in momenti emblematici, raccontano un percorso che, visto a posteriori, sembra definire una trama, insieme razionale e di suc- cesso. Entrare nella scansione degli eventi, rilevarne la complessità e le alternative via via lasciate per strada, consente di capire il valore di quanto si è riusciti a produrre, spesso in condizioni obiettivamente ambivalenti e per nulla stabilizzate, permettendo di dare il giusto rilievo alle intuizioni del management di vertice, e alle scelte, sia strumentali sia concettuali, che hanno garantito il coinvolgimento anche emozionale dell’intero cor- po aziendale. È naturale che, lungo questo svolgimento, siano stati pre- senti momenti o fasi meno significativi o anche controversi, ma sembra più importante leggere la continuità della visione, allargata man mano che i singoli appuntamenti strategici si venivano consolidando, legitti- mando sicurezza di decisioni e adesione a un progetto che prendeva corpo con risultati soddisfacenti. Tra il primo e il quinto fotogramma sono passati meno di quindici anni; il nome è rimasto lo stesso, Ente Nazionale Energia Elettrica, ma Enel non è più un ente e l’identità è cambiata. I volti, gli investimenti, le tecnologie, le storie che si sono succedute in questi anni hanno contribu- ito a trasformare un ente pubblico strutturato in un’impresa globale, lea- der nel settore dell’energia. Che Enel riuscisse a compiere un’evoluzione così straordinaria non era scontato e non era neppure scritto. La storia delle privatizzazioni e delle grandi trasformazioni industriali, in Italia e nel mondo, è piena di vicende sfociate in esiti negativi o di transizioni mai completate. Questo libro nasce come ricerca storica e manageriale per raccontare una storia che può offrire un’occasione di apprendimento per molti. Un modo, comunque, per riflettere sulla cultura industriale e manageriale dell’Italia e sul fatto che è possibile realizzare grandi cambiamenti in gra- do di produrre energie positive e aiutare una comunità e un sistema pro- duttivo a crescere di più e meglio. Terzo fotogramma: Enel, Sala del Consiglio. 2002. Il nuovo presidente dà la parola all’amministratore delegato, anch’egli arrivato da poco, per la presentazione del piano di dismissioni. I consiglieri ascoltano le fasi di una strategia che porterà l’azienda a tornare sui propri passi, liberandosi di tutti gli investimenti che non sono strettamente correlati con il core business dell’energia. Quarto fotogramma: City of London, 2007. Il presidente è lo stesso, ma l’amministratore delegato è l’ex CFO; insieme illustrano alla comuni- tà finanziaria internazionale una delle principali acquisizioni di sempre nel mercato globale dell’energia, la maggiore acquisizione internazionale fatta da un’impresa italiana. Quinto fotogramma: Roma, Palazzo della Musica, 2010. Lo stesso am- ministratore delegato che tre anni prima parlava agli investitori si rivolge al management per illustrare la nuova visione: diventare i leader globali nel settore dell’energia. Dal tavolo de...