La scienza spichiatrica e quella giuridico-penale, da almeno un secolo e mezzo, hanno condiviso un medesimo confine. Certamente saperi tra loro diversi, ma per via di quel medesimo confine anche costretti a favorire e mantenere rapporti reciproci. Alla fine: una relazione lunga e sovente conflittuale. Il saggio vuole cogliere - di questa relazione - alcune vicende passate, per immaginarne altre future, appunto dal "margine", in quello spazio tematico che è il confine tra le idee, in cui esse si toccano e reciprocamente mutano. Il breve lavoro procede per punti e attraverso osservazioni di per sé anche apodittiche. Nel suo insieme, quindi, una breve composizione che ha appunto la struttura della rapsodia: cioè di un procedere libero a un solo movimento, capace di mettere insieme spunti melodici diversi e tra loro anche disomogenei.
Pavarini M. (2011). Il folle che delinque: rapsodia sul margine. RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, CXXXV, 145-154.
Il folle che delinque: rapsodia sul margine
PAVARINI, MASSIMO
2011
Abstract
La scienza spichiatrica e quella giuridico-penale, da almeno un secolo e mezzo, hanno condiviso un medesimo confine. Certamente saperi tra loro diversi, ma per via di quel medesimo confine anche costretti a favorire e mantenere rapporti reciproci. Alla fine: una relazione lunga e sovente conflittuale. Il saggio vuole cogliere - di questa relazione - alcune vicende passate, per immaginarne altre future, appunto dal "margine", in quello spazio tematico che è il confine tra le idee, in cui esse si toccano e reciprocamente mutano. Il breve lavoro procede per punti e attraverso osservazioni di per sé anche apodittiche. Nel suo insieme, quindi, una breve composizione che ha appunto la struttura della rapsodia: cioè di un procedere libero a un solo movimento, capace di mettere insieme spunti melodici diversi e tra loro anche disomogenei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.