Il rapporto tra autonomia e controllo, come polarità costitutive del processo di soggettivazione, e la rete, come modello dell'organizzazione sociale corrispondente alle forme del capitalismo contemporaneo, nonché le relazioni che si instaurano tra queste due dimensioni, costituiscono il terreno sul quale si muovono le riflessioni di questo contributo1. L’ambito dei processi economici e del lavoro è quello privilegiato in questa esplorazione e, quindi, molto altro rimane necessariamente fuori dall'analisi. Tuttavia, lungi dall’essere interpretabile come sfera del sociale meramente funzionale all'integrazione sistemica, la vita economica e il lavoro costituiscono un campo comunque rilevante ai fini di una indagine orientata alla comprensione delle dinamiche e delle trasformazioni relative all'integrazione sociale. Il senso delle riflessioni che seguono non è quello di presentare una ricerca o una tesi compiuta e definitiva sul rapporto tra la rete come modello sociale e, per dirla con Weber (1970: 91), “il problema della qualità degli uomini che attraverso quelle condizioni di esistenza economiche e sociali vengono selezionati”. Piuttosto, l’obbiettivo è quello di provare a mettere a fuoco, sulla scorta di oramai numerose analisi dei fenomeni in questione, il modo in cui vincoli e possibilità, ambivalenze e contraddizioni della tensione tra autonomia e dominio vengono riconfigurati in un ambiente sociale nel quale il modello reticolare assume la centralità che ci pare avere attualmente. Si tratta di seguire le tracce e i sintomi di un cambiamento in ciò che “fa autorità” (Thevenot, 2010), nei regimi di giustificazione che alimentano l’autorità stessa e, di conseguenza, negli effetti che tutto questo viene ad avere sugli individui, sulle loro modalità di coinvolgimento, di implicazione nei processi di produzione e riproduzione della società. In questo senso, ci muoviamo nel solco di Sennett, laddove (2006: 19) invitava a indagare l’autorità cercando di comprendere “quanto il punto di vista dell’autorità sia presente nell’occhio dell’osservatore”.

V. Borghi (2011). La presa della rete: tendenze e paradossi del nuovo spirito del capitalismo. RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA, 52(3), 445-459 [10.1423/35260].

La presa della rete: tendenze e paradossi del nuovo spirito del capitalismo

BORGHI, VANDO
2011

Abstract

Il rapporto tra autonomia e controllo, come polarità costitutive del processo di soggettivazione, e la rete, come modello dell'organizzazione sociale corrispondente alle forme del capitalismo contemporaneo, nonché le relazioni che si instaurano tra queste due dimensioni, costituiscono il terreno sul quale si muovono le riflessioni di questo contributo1. L’ambito dei processi economici e del lavoro è quello privilegiato in questa esplorazione e, quindi, molto altro rimane necessariamente fuori dall'analisi. Tuttavia, lungi dall’essere interpretabile come sfera del sociale meramente funzionale all'integrazione sistemica, la vita economica e il lavoro costituiscono un campo comunque rilevante ai fini di una indagine orientata alla comprensione delle dinamiche e delle trasformazioni relative all'integrazione sociale. Il senso delle riflessioni che seguono non è quello di presentare una ricerca o una tesi compiuta e definitiva sul rapporto tra la rete come modello sociale e, per dirla con Weber (1970: 91), “il problema della qualità degli uomini che attraverso quelle condizioni di esistenza economiche e sociali vengono selezionati”. Piuttosto, l’obbiettivo è quello di provare a mettere a fuoco, sulla scorta di oramai numerose analisi dei fenomeni in questione, il modo in cui vincoli e possibilità, ambivalenze e contraddizioni della tensione tra autonomia e dominio vengono riconfigurati in un ambiente sociale nel quale il modello reticolare assume la centralità che ci pare avere attualmente. Si tratta di seguire le tracce e i sintomi di un cambiamento in ciò che “fa autorità” (Thevenot, 2010), nei regimi di giustificazione che alimentano l’autorità stessa e, di conseguenza, negli effetti che tutto questo viene ad avere sugli individui, sulle loro modalità di coinvolgimento, di implicazione nei processi di produzione e riproduzione della società. In questo senso, ci muoviamo nel solco di Sennett, laddove (2006: 19) invitava a indagare l’autorità cercando di comprendere “quanto il punto di vista dell’autorità sia presente nell’occhio dell’osservatore”.
2011
V. Borghi (2011). La presa della rete: tendenze e paradossi del nuovo spirito del capitalismo. RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA, 52(3), 445-459 [10.1423/35260].
V. Borghi
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