La conoscenza e l’interpretazione del paesaggio come obiettivi primari del governo del territorio e dell’ambiente è stata recepita in Italia grazie all’emanazione della Legge 14/2006, che ratifica la Convenzione Europea e al suo recepimento nel Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2008), che costituisce il testo normativo di riferimento per la tutela, la gestione e la valorizzazione dei paesaggi italiani. Il Nuovo Codice ha evidenziato la necessità di favorire una maggiore operatività da parte della pianificazione per gestire i processi evolutivi dei paesaggi e soprattutto dei paesaggi degradati, per garantire la qualità di tutti i luoghi di vita delle popolazioni. Il Nuovo Codice ha così demandato alle Regioni, attraverso i Piani Paesaggistici Regionali, il compito di predisporre l’analisi delle dinamiche di trasformazione del territorio, ai fini dell’individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, e l’individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate e degli altri interventi di valorizzazione compatibili con le esigenze della tutela (art. 143). L’obiettivo specifico delle Linee Guida, sviluppate ai fini dell’adeguamento del PTPR dell’Emilia-Romagna ai dettati del Codice, approfondisce i concetti di aree “compromesse” e “degradate” e propone una metodologia per il riconoscimento dei possibili esiti negativi prodotti sul territorio, per poi individuare le politiche e le modalità di azione più corrette che gli enti territoriali (Province, Comuni) e i privati potranno mettere in pratica per ridare qualità ai paesaggi degradati e compromessi. Le Linee Guida forniscono quindi dei criteri di valutazione della priorità degli interventi (urgenza, efficacia, efficienza) che vengono declinati in base ai valori paesaggistici riconosciuti dal Codice. Infine, sulla base dei fenomeni di degrado individuati e dei criteri di priorità, le Linee Guida individuano le politiche che possono essere messe in atto con l’obiettivo di ripristinare/ripensare i caratteri ed i valori distintivi del paesaggio, di prevenire possibili forme di degrado o di creare nuovi paesaggi in caso di compromissione definitiva.
Monti C., Tondelli S., Conticelli E. (2009). Linee guida Paesaggi degradati o compromessi.
Linee guida Paesaggi degradati o compromessi
TONDELLI, SIMONA;CONTICELLI, ELISA
2009
Abstract
La conoscenza e l’interpretazione del paesaggio come obiettivi primari del governo del territorio e dell’ambiente è stata recepita in Italia grazie all’emanazione della Legge 14/2006, che ratifica la Convenzione Europea e al suo recepimento nel Nuovo Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (2008), che costituisce il testo normativo di riferimento per la tutela, la gestione e la valorizzazione dei paesaggi italiani. Il Nuovo Codice ha evidenziato la necessità di favorire una maggiore operatività da parte della pianificazione per gestire i processi evolutivi dei paesaggi e soprattutto dei paesaggi degradati, per garantire la qualità di tutti i luoghi di vita delle popolazioni. Il Nuovo Codice ha così demandato alle Regioni, attraverso i Piani Paesaggistici Regionali, il compito di predisporre l’analisi delle dinamiche di trasformazione del territorio, ai fini dell’individuazione dei fattori di rischio e degli elementi di vulnerabilità del paesaggio, e l’individuazione degli interventi di recupero e riqualificazione delle aree significativamente compromesse o degradate e degli altri interventi di valorizzazione compatibili con le esigenze della tutela (art. 143). L’obiettivo specifico delle Linee Guida, sviluppate ai fini dell’adeguamento del PTPR dell’Emilia-Romagna ai dettati del Codice, approfondisce i concetti di aree “compromesse” e “degradate” e propone una metodologia per il riconoscimento dei possibili esiti negativi prodotti sul territorio, per poi individuare le politiche e le modalità di azione più corrette che gli enti territoriali (Province, Comuni) e i privati potranno mettere in pratica per ridare qualità ai paesaggi degradati e compromessi. Le Linee Guida forniscono quindi dei criteri di valutazione della priorità degli interventi (urgenza, efficacia, efficienza) che vengono declinati in base ai valori paesaggistici riconosciuti dal Codice. Infine, sulla base dei fenomeni di degrado individuati e dei criteri di priorità, le Linee Guida individuano le politiche che possono essere messe in atto con l’obiettivo di ripristinare/ripensare i caratteri ed i valori distintivi del paesaggio, di prevenire possibili forme di degrado o di creare nuovi paesaggi in caso di compromissione definitiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.