In questa recensione, relativa ad una mostra periodica ed itinerante di una arte visiva e grafica, considerata minore, l'autrice procede concettualmente ad indicare in modi semplici, ma non per questo meno efficaci, l’importanza della rappresentazione narrativa, e il suo influsso sull'immaginario dei visitatori. Indipendentemente dal fatto che la mostra sia di icone religiose, quindi si sottolinea come il rispetto nello scegliere come e cosa rappresentare e in quali tonalità e stili, sia e debba essere un criterio semiotico da assumere come parametro di riferimento. In una realtà attuale spesso omologata e insensibile alle variegazioni. Tale recensione quindi non è né estemporanea lode, né arbitraria espressione e sconfinamento di settore, ma si inserisce coerentemente nella linea di ricerca che la autrice propone, ovvero quella della riflessione sulle forme della iconizzazione, della resa concettuale, della progettazione narratologica nella realtà multimediale. Si tratta di una serie di considerazioni importanti, sintesi che rende scientificamente la giusta visibilità al lavoro serio e documentato realizzato intorno ad un settore spesso dimenticato o sottovalutato nella sua portata comunicativa attraverso la accurata catalogazione e presentazione di tante collezioni, che senza l'intervento preciso della curatrice, correttamente citata ed elogiata, e dei suoi collaboratori, sarebbero andate perdute o dimenticate.

Icone di semplicità

TONFONI, GRAZIELLA
2011

Abstract

In questa recensione, relativa ad una mostra periodica ed itinerante di una arte visiva e grafica, considerata minore, l'autrice procede concettualmente ad indicare in modi semplici, ma non per questo meno efficaci, l’importanza della rappresentazione narrativa, e il suo influsso sull'immaginario dei visitatori. Indipendentemente dal fatto che la mostra sia di icone religiose, quindi si sottolinea come il rispetto nello scegliere come e cosa rappresentare e in quali tonalità e stili, sia e debba essere un criterio semiotico da assumere come parametro di riferimento. In una realtà attuale spesso omologata e insensibile alle variegazioni. Tale recensione quindi non è né estemporanea lode, né arbitraria espressione e sconfinamento di settore, ma si inserisce coerentemente nella linea di ricerca che la autrice propone, ovvero quella della riflessione sulle forme della iconizzazione, della resa concettuale, della progettazione narratologica nella realtà multimediale. Si tratta di una serie di considerazioni importanti, sintesi che rende scientificamente la giusta visibilità al lavoro serio e documentato realizzato intorno ad un settore spesso dimenticato o sottovalutato nella sua portata comunicativa attraverso la accurata catalogazione e presentazione di tante collezioni, che senza l'intervento preciso della curatrice, correttamente citata ed elogiata, e dei suoi collaboratori, sarebbero andate perdute o dimenticate.
2011
TONFONI G.
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