I rotori e le cappe dei turboalternatori sono componenti molto sollecitati, soggetti a fatica oligociclica nei transitori di avviamento e spegnimento della macchina. Il loro cedimento in esercizio può portare ad incidenti dalle conseguenze molto serie. Il presente lavoro utilizza numerosi dati sperimentali sul comportamento statico, ciclico ed a fatica del materiale del rotore, per effettuare un’analisi di tipo probabilistico. Vengono affrontati tutti gli aspetti metodologici: dall’elaborazione dei dati sperimentali, alla scelta delle variabili aleatorie che intervengono nel processo di fatica, fino alla valutazione pratica della probabilità di guasto e dell’indice di sicurezza nel corso della vita della macchina. Il metodo numerico utilizzato si distingue per la rapidità computazionale, per la generalità applicativa, e per la sua accuratezza. Per accertarsi di questa, i risultati ottenuti sono stati validati tramite confronto con quelli di una simulazione Monte Carlo e con valori di riferimento in letteratura.
G. Olmi (2011). Dalla sperimentazione a fatica oligociclica alla valutazione della probabilità di guasto di un rotore di un turboalternatore. PALERMO : (sine nomine).
Dalla sperimentazione a fatica oligociclica alla valutazione della probabilità di guasto di un rotore di un turboalternatore
OLMI, GIORGIO
2011
Abstract
I rotori e le cappe dei turboalternatori sono componenti molto sollecitati, soggetti a fatica oligociclica nei transitori di avviamento e spegnimento della macchina. Il loro cedimento in esercizio può portare ad incidenti dalle conseguenze molto serie. Il presente lavoro utilizza numerosi dati sperimentali sul comportamento statico, ciclico ed a fatica del materiale del rotore, per effettuare un’analisi di tipo probabilistico. Vengono affrontati tutti gli aspetti metodologici: dall’elaborazione dei dati sperimentali, alla scelta delle variabili aleatorie che intervengono nel processo di fatica, fino alla valutazione pratica della probabilità di guasto e dell’indice di sicurezza nel corso della vita della macchina. Il metodo numerico utilizzato si distingue per la rapidità computazionale, per la generalità applicativa, e per la sua accuratezza. Per accertarsi di questa, i risultati ottenuti sono stati validati tramite confronto con quelli di una simulazione Monte Carlo e con valori di riferimento in letteratura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.