Durante i secoli della tarda antichità anche in Emilia - Romagna si afferma il cristianesimo, ma nel contempo i riti e le credenze che definiamo complessivamente "pagani" sopravvivono in qualche forma e con diversa diffusione, lasciando comunque tracce, anche in negativo, come le critiche di vescovi e polemisti cristiani su pratiche diffuse tra gli stessi cristiani. Emergono così forti sopravvivenze di pratiche magiche, in particolare il culto delle statue come attori divini attivi, di riti legati alle popolazioni germaniche immigrate sin dalla metà del IV sec., di culti e pratiche rurali, soprattutto legati alle acque e al ciclo delle stagioni. Dal VI sec. le testimonianze si diradono in modo evidente, e solo la presenza ebraica, tra quelle non cristiane della regione nella tarda antichità, rimarrà nei secoli successivi.
Assorati, G. (2010). Presenze non cristiane nell’Emilia – Romagna tardoantica. PAGANI E CRISTIANI, 9, 29-42.
Presenze non cristiane nell’Emilia – Romagna tardoantica
ASSORATI, GIOVANNI
2010
Abstract
Durante i secoli della tarda antichità anche in Emilia - Romagna si afferma il cristianesimo, ma nel contempo i riti e le credenze che definiamo complessivamente "pagani" sopravvivono in qualche forma e con diversa diffusione, lasciando comunque tracce, anche in negativo, come le critiche di vescovi e polemisti cristiani su pratiche diffuse tra gli stessi cristiani. Emergono così forti sopravvivenze di pratiche magiche, in particolare il culto delle statue come attori divini attivi, di riti legati alle popolazioni germaniche immigrate sin dalla metà del IV sec., di culti e pratiche rurali, soprattutto legati alle acque e al ciclo delle stagioni. Dal VI sec. le testimonianze si diradono in modo evidente, e solo la presenza ebraica, tra quelle non cristiane della regione nella tarda antichità, rimarrà nei secoli successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.