La selezione dei candidati rappresenta un momento cruciale quanto poco esplorato dell'attività dei partiti politici nelle democrazie. Questo articolo offre un contributo alla crescente letteratura sul tema esaminando i meccanismi di selezione dei candidati nei nuovi partiti italiani. In particolare vengono esaminate: a) le regole statutarie e le pratiche che caratterizzano i nuovi partiti italiani; b) gli orientamenti dei quadri intermedi, utilizzando i dati raccolti nel quadro di un'ampia ricerca empirica sui delegati ai congressi di partito che si sono svolti dal 2004 al 2010. I principali risultati dell'analisi sono i seguenti: a) l'analisi delle regole e delle pratiche mette in luce modalità tipicamente oligarchiche di selezione dei candidati, con la sola rilevante eccezione del Partito Democratico; b) l'analisi degli orientamenti dei delegati mette in luce una propensione favorevole a meccanismi maggiormente inclusivi e decentrati all'interno di tutti i partiti, indipendentemente dalla collocazione ideologica e dalla consistenza elettorale.
A. Di Virgilio, D.Giannetti (2011). I nuovi partiti italiani e la selezione dei candidati: gli orientamenti dei delegati congressuali. POLIS, XXV(2), 205-234 [10.1424/35430].
I nuovi partiti italiani e la selezione dei candidati: gli orientamenti dei delegati congressuali
DI VIRGILIO, ALDO;GIANNETTI, DANIELA
2011
Abstract
La selezione dei candidati rappresenta un momento cruciale quanto poco esplorato dell'attività dei partiti politici nelle democrazie. Questo articolo offre un contributo alla crescente letteratura sul tema esaminando i meccanismi di selezione dei candidati nei nuovi partiti italiani. In particolare vengono esaminate: a) le regole statutarie e le pratiche che caratterizzano i nuovi partiti italiani; b) gli orientamenti dei quadri intermedi, utilizzando i dati raccolti nel quadro di un'ampia ricerca empirica sui delegati ai congressi di partito che si sono svolti dal 2004 al 2010. I principali risultati dell'analisi sono i seguenti: a) l'analisi delle regole e delle pratiche mette in luce modalità tipicamente oligarchiche di selezione dei candidati, con la sola rilevante eccezione del Partito Democratico; b) l'analisi degli orientamenti dei delegati mette in luce una propensione favorevole a meccanismi maggiormente inclusivi e decentrati all'interno di tutti i partiti, indipendentemente dalla collocazione ideologica e dalla consistenza elettorale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.