Grotta Bella, localizzata nella provincia di Terni, ad una altitudine di 530 m s.l.m. è stata oggetto di scavi archeologici nei primi anni ’70 da parte di G. Guerreschi. Il sito fu frequentato per un lungo arco di tempo che va dal Neolitico antico fino all’età del Bronzo finale (con successive frequentazioni nel corso dell’età del Ferro, in età romano-repubblicana ed imperiale). Parte della fauna proveniente dagli scavi è stata già oggetto di studio da parte di P. Catalani. La ripresa degli studi dei materiali archeologici provenienti dalla Grotta è stata l’occasione per una revisione anche del materiale osseo faunistico. E’ stato messo in evidenza come, dai livelli del Neolitico antico, fino a quelli del Bronzo Medio, l’economia di sussistenza era incentrata in prevalenza sull’allevamento del maiale. Per quanto riguarda l’utilizzo della grotta, è stato ipotizzato un uso abitativo di tale cavità nel periodo neolitico, sia nel suo momento più antico in cui è attestata la presenza della cultura della Ceramica Lineare, sia nella successiva occupazione della fase Ripoli. A partire dall’età del Bronzo antico invece l’ipotesi più plausibile sembrerebbe quella di una frequentazione stagionale del sito. Da notare come anche per i periodi di frequentazione più tarda i dati paleoeconomici desumibili dalla fauna escludano di fatto un’economia pastorale.
CURCI A., PADOANELLO S., TAGLIACOZZO A. (2010). Nuove analisi archeozoologiche a Grotta Bella (Terni): considerazioni economiche e paleoambientali. ROVERETO : EDIZIONI OSIRIDE.
Nuove analisi archeozoologiche a Grotta Bella (Terni): considerazioni economiche e paleoambientali
CURCI, ANTONIO;
2010
Abstract
Grotta Bella, localizzata nella provincia di Terni, ad una altitudine di 530 m s.l.m. è stata oggetto di scavi archeologici nei primi anni ’70 da parte di G. Guerreschi. Il sito fu frequentato per un lungo arco di tempo che va dal Neolitico antico fino all’età del Bronzo finale (con successive frequentazioni nel corso dell’età del Ferro, in età romano-repubblicana ed imperiale). Parte della fauna proveniente dagli scavi è stata già oggetto di studio da parte di P. Catalani. La ripresa degli studi dei materiali archeologici provenienti dalla Grotta è stata l’occasione per una revisione anche del materiale osseo faunistico. E’ stato messo in evidenza come, dai livelli del Neolitico antico, fino a quelli del Bronzo Medio, l’economia di sussistenza era incentrata in prevalenza sull’allevamento del maiale. Per quanto riguarda l’utilizzo della grotta, è stato ipotizzato un uso abitativo di tale cavità nel periodo neolitico, sia nel suo momento più antico in cui è attestata la presenza della cultura della Ceramica Lineare, sia nella successiva occupazione della fase Ripoli. A partire dall’età del Bronzo antico invece l’ipotesi più plausibile sembrerebbe quella di una frequentazione stagionale del sito. Da notare come anche per i periodi di frequentazione più tarda i dati paleoeconomici desumibili dalla fauna escludano di fatto un’economia pastorale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.