L’analisi condotta su oltre 15.000 resti faunistici recuperati dal sito SHM-1, nella laguna di Sebkhet Halk el Menjel (Hergla, Sousse - Tunisia) databile tra la fine del VII ed il VI millennio a.C., ha permesso di caratterizzare alcuni peculiari aspetti dell’economia di sussistenza delle locali popolazioni preistoriche che risultava principalmente legata alle attività venatorie e di raccolta. Sono stati determinati resti di bovidi selvatici di grandi dimensioni (Bos primigenius e Syncerus caffer), di medio-grandi dimensioni (Alcelaphus buselaphus e Oryx sp.) e di medio-piccole dimensioni, rappresentati prevalentemente da gazzelle e altri antilopi. Altri grandi mammiferi sono testimoniati da scarsi resti di rinoceronte bianco, di giraffa ed ippopotamo. Sono poi presenti resti di piccoli mammiferi, soprattutto lagomorfi, di felidi (Caracal caracal e Leptailurus serval) e canidi. Completano il campione faunistico: pesci, tra cui predominano gli sparidi; testuggini palustri, anfibi e rari uccelli. Lo studio archeozoologico comprende, inoltre, l’analisi dell’industria su osso consistente in circa 80 reperti, la maggior parte costituita da strumenti perforanti. Su tutti gli strumenti sono riscontrabili evidenti tracce di lisciature e levigature, o presentano angoli smussati o troncati intenzionalmente durante le fasi di preparazione.
CURCI A., MAINI E., MULAZZANI S. (2010). Studi archeozoologici ad Hergla (Tunisia): il sito di Sebkhet Halk el Menjel (SHM-1). ROVERETO : Edizioni Osiride.
Studi archeozoologici ad Hergla (Tunisia): il sito di Sebkhet Halk el Menjel (SHM-1)
CURCI, ANTONIO;MAINI, ELENA;
2010
Abstract
L’analisi condotta su oltre 15.000 resti faunistici recuperati dal sito SHM-1, nella laguna di Sebkhet Halk el Menjel (Hergla, Sousse - Tunisia) databile tra la fine del VII ed il VI millennio a.C., ha permesso di caratterizzare alcuni peculiari aspetti dell’economia di sussistenza delle locali popolazioni preistoriche che risultava principalmente legata alle attività venatorie e di raccolta. Sono stati determinati resti di bovidi selvatici di grandi dimensioni (Bos primigenius e Syncerus caffer), di medio-grandi dimensioni (Alcelaphus buselaphus e Oryx sp.) e di medio-piccole dimensioni, rappresentati prevalentemente da gazzelle e altri antilopi. Altri grandi mammiferi sono testimoniati da scarsi resti di rinoceronte bianco, di giraffa ed ippopotamo. Sono poi presenti resti di piccoli mammiferi, soprattutto lagomorfi, di felidi (Caracal caracal e Leptailurus serval) e canidi. Completano il campione faunistico: pesci, tra cui predominano gli sparidi; testuggini palustri, anfibi e rari uccelli. Lo studio archeozoologico comprende, inoltre, l’analisi dell’industria su osso consistente in circa 80 reperti, la maggior parte costituita da strumenti perforanti. Su tutti gli strumenti sono riscontrabili evidenti tracce di lisciature e levigature, o presentano angoli smussati o troncati intenzionalmente durante le fasi di preparazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.