Il contributo ha l’obiettivo di illustrare l’evoluzione della rappresentazione del comfort interno agli ambienti domestici, di lavoro e in alcuni esempi di edilizia collettiva (ospedali, scuole, bagni e lavatoi pubblici, ecc.) realizzati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Partendo dal principio di sfruttamento dell’inerzia termica dei manufatti, la produzione edilizia dell’epoca presenta i primi esempi di introduzione di apparati e reti impiantistiche che hanno, nel tempo, soddisfatto diversi requisiti di comfort e influito su scelte formali e compositive.
A. M. Manferdini (2008). La rappresentazione del comfort. IN BO, 0, 56-59 [10.6092/issn.2036-1602/1831].
La rappresentazione del comfort
MANFERDINI, ANNA MARIA
2008
Abstract
Il contributo ha l’obiettivo di illustrare l’evoluzione della rappresentazione del comfort interno agli ambienti domestici, di lavoro e in alcuni esempi di edilizia collettiva (ospedali, scuole, bagni e lavatoi pubblici, ecc.) realizzati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Partendo dal principio di sfruttamento dell’inerzia termica dei manufatti, la produzione edilizia dell’epoca presenta i primi esempi di introduzione di apparati e reti impiantistiche che hanno, nel tempo, soddisfatto diversi requisiti di comfort e influito su scelte formali e compositive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.