Nel presente lavoro viene analizzata nel dettaglio la Fontana della Pigna, da sempre considerata simbolo della città di Rimini, non solo dal punto di vista storico ed architettonico, ma soprattutto dal punto di vista materico e conservativo. A tal fine sono stati caratterizzati, mediante studi mineralogici e petrografici, i materiali che la costituiscono e sono state formulate ipotesi relative alla loro provenienza. Sono state inoltre collegate le modifiche apportate alla Fontana della Pigna durante i secoli con le vicende storiche della città di Rimini. Le analisi minero-petrografiche effettuate hanno reso possibile l’identificazione e la classificazione dei vari litotipi individuati nei vari prospetti della fontana. Sono state individuate le seguenti tipologie lapidee provenienti da vari bacini estrattivi: Pietra d’Istria (di due tipologie diverse) e Pietra di Aurisina (di due tipologie diverse) dalla penisola istriana e dalle coste dalmate Pietra di Verona dal Veronese Pietra di San Marino dalla Repubblica di San Marino Marmo di Candoglia dalla Lombardia. L’analisi autoptica dello stato conservativo eseguito sulla fontana, ha permesso di rilevare morfologie di degrado sia di natura biologica (presenza di vegetazione, patine biologiche dovute ad alghe verdi e ad attacco lichenico) che chimico-fisica (incrostazione, esfoliazione, fratturazione, macchie di ruggine e scagliatura) distinguibili per la diversa cromia con la pietra sottostante. Tali fenomeni di deterioramento rientrano tra quelli più generali, ampiamente investigati da ricerche condotte su edifici e sculture realizzate con gli stessi litotipi. Conclusioni Alla luce dei risultati presentati in questo lavoro si può affermare che la caratterizzazione mineralogico-petrografica della Fontana della Pigna di Rimini si è rivelata molto importante per approfondire la conoscenza della storia materica del monumento. Sono state acquisite, inoltre, indicazioni sullo stato di degrado preliminari ad un corretto intervento di manutenzione. In particolare lo studio ha definito i materiali impiegati, l’area geologica e geografica di provenienza utile per eventuali sostituzioni o integrazioni, rivedendo, talora, affermazioni errate venute a consolidarsi nel tempo.
G. C. Grillini, V. Minguzzi, E. Lunedei (2011). La Fontana della Pigna di Rimini- Studio dei materiali e stato conservativo. KERMES, 82, 63-72.
La Fontana della Pigna di Rimini- Studio dei materiali e stato conservativo
GRILLINI, GIAN CARLO;MINGUZZI, VANNA;
2011
Abstract
Nel presente lavoro viene analizzata nel dettaglio la Fontana della Pigna, da sempre considerata simbolo della città di Rimini, non solo dal punto di vista storico ed architettonico, ma soprattutto dal punto di vista materico e conservativo. A tal fine sono stati caratterizzati, mediante studi mineralogici e petrografici, i materiali che la costituiscono e sono state formulate ipotesi relative alla loro provenienza. Sono state inoltre collegate le modifiche apportate alla Fontana della Pigna durante i secoli con le vicende storiche della città di Rimini. Le analisi minero-petrografiche effettuate hanno reso possibile l’identificazione e la classificazione dei vari litotipi individuati nei vari prospetti della fontana. Sono state individuate le seguenti tipologie lapidee provenienti da vari bacini estrattivi: Pietra d’Istria (di due tipologie diverse) e Pietra di Aurisina (di due tipologie diverse) dalla penisola istriana e dalle coste dalmate Pietra di Verona dal Veronese Pietra di San Marino dalla Repubblica di San Marino Marmo di Candoglia dalla Lombardia. L’analisi autoptica dello stato conservativo eseguito sulla fontana, ha permesso di rilevare morfologie di degrado sia di natura biologica (presenza di vegetazione, patine biologiche dovute ad alghe verdi e ad attacco lichenico) che chimico-fisica (incrostazione, esfoliazione, fratturazione, macchie di ruggine e scagliatura) distinguibili per la diversa cromia con la pietra sottostante. Tali fenomeni di deterioramento rientrano tra quelli più generali, ampiamente investigati da ricerche condotte su edifici e sculture realizzate con gli stessi litotipi. Conclusioni Alla luce dei risultati presentati in questo lavoro si può affermare che la caratterizzazione mineralogico-petrografica della Fontana della Pigna di Rimini si è rivelata molto importante per approfondire la conoscenza della storia materica del monumento. Sono state acquisite, inoltre, indicazioni sullo stato di degrado preliminari ad un corretto intervento di manutenzione. In particolare lo studio ha definito i materiali impiegati, l’area geologica e geografica di provenienza utile per eventuali sostituzioni o integrazioni, rivedendo, talora, affermazioni errate venute a consolidarsi nel tempo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.