Lo spazio offerto dalla Rete, come luogo per sviluppare nuove possibilità di scambio, di partecipazione o di rivendicazione, sembra essere uno spazio “conquistato” e “rubato” dalle donne per rompere i canoni che costantemente riconfermano gli stereotipi di genere, per decostruire immaginari erotici e pornografici in cui il corpo delle donne è sempre più strumentalizzato, per costruire un’alternativa ad una visione distorta della sessualità, legata a forme di violenza e di sfruttamento, che trovano sempre più forza anche nello spazio sociale di Internet. Se da un lato non si possono ignorare le tendenze a riproporre e riconfermare stereotipi legati al genere, a rinforzare una cultura maschile che si afferma come dominio, dall’altro si può riconoscere nella Rete uno spazio multiprospettico, costituito da rappresentazioni e auto-rappresentazioni e da pluralità di punti di vista, un luogo dove culture ed identità di genere si costruiscono e si trasformano, uno strumento di empowerment al femminile La Rete è fatta anche di voci femminili che la raccontano, la vivono e la tessono; sono donne che navigano, scrivono, imparano, stringono e mantengono relazioni. Sono proprio queste donne viaggiatrici nella Rete e tessitrici della Rete a sperimentare nuove forme di nomadismo, di ricerca, rispetto alle proprie culture e alle proprie identità.
F. Zanetti (2011). Donne in viaggio nella rete. Tessiture al tempo di Internet. RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA, 6, n.1, 1-15 [10.6092/issn.1970-2221/2243].
Donne in viaggio nella rete. Tessiture al tempo di Internet
ZANETTI, FEDERICA
2011
Abstract
Lo spazio offerto dalla Rete, come luogo per sviluppare nuove possibilità di scambio, di partecipazione o di rivendicazione, sembra essere uno spazio “conquistato” e “rubato” dalle donne per rompere i canoni che costantemente riconfermano gli stereotipi di genere, per decostruire immaginari erotici e pornografici in cui il corpo delle donne è sempre più strumentalizzato, per costruire un’alternativa ad una visione distorta della sessualità, legata a forme di violenza e di sfruttamento, che trovano sempre più forza anche nello spazio sociale di Internet. Se da un lato non si possono ignorare le tendenze a riproporre e riconfermare stereotipi legati al genere, a rinforzare una cultura maschile che si afferma come dominio, dall’altro si può riconoscere nella Rete uno spazio multiprospettico, costituito da rappresentazioni e auto-rappresentazioni e da pluralità di punti di vista, un luogo dove culture ed identità di genere si costruiscono e si trasformano, uno strumento di empowerment al femminile La Rete è fatta anche di voci femminili che la raccontano, la vivono e la tessono; sono donne che navigano, scrivono, imparano, stringono e mantengono relazioni. Sono proprio queste donne viaggiatrici nella Rete e tessitrici della Rete a sperimentare nuove forme di nomadismo, di ricerca, rispetto alle proprie culture e alle proprie identità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.