Il libro recentemente uscito di Fabio Raimondi "Il custode del vuoto" sull'opera di Louis Althusser viene preso come spunto per una serie di riflessioni riguardanti questo filosofo marxista partecipe della grande stagione dello strutturalismo francese, oggi in gran parte dimenticato, se non esecrato per il suo presunto stalinismo, ma sempre fonte di ineguagliati suggestioni in merito alla politica, intesa come sperimentazione, al pari delle scienze moderne, nonché riguardo a quelle strutture immaginarie dominanti in epoche dieterminate, chiamate con evidente riferimento a Marx "ideologie", ma rielaborate da Althusser anche in un pur difficile dialogo con psicanalisi di Jacques Lacan.
v.romitelli (2011). Dove stava andando il custode del vuoto?. SCIENZA & POLITICA, 44, 111-125.
Dove stava andando il custode del vuoto?
ROMITELLI, VALERIO
2011
Abstract
Il libro recentemente uscito di Fabio Raimondi "Il custode del vuoto" sull'opera di Louis Althusser viene preso come spunto per una serie di riflessioni riguardanti questo filosofo marxista partecipe della grande stagione dello strutturalismo francese, oggi in gran parte dimenticato, se non esecrato per il suo presunto stalinismo, ma sempre fonte di ineguagliati suggestioni in merito alla politica, intesa come sperimentazione, al pari delle scienze moderne, nonché riguardo a quelle strutture immaginarie dominanti in epoche dieterminate, chiamate con evidente riferimento a Marx "ideologie", ma rielaborate da Althusser anche in un pur difficile dialogo con psicanalisi di Jacques Lacan.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.