Per quanto concerne il Popolo della Libertà, le elezioni che si sono succedute nel triennio 2008-2010 (politiche, europee e regionali) hanno evidenziato una sorta di paradosso: da un lato, la coalizione di centrodestra è continuativamente stata premiata dal consenso popolare; dall’altro lato, proprio il maggiore partito di tale coalizione deve sempre più confrontarsi con due “sfide” di fondamentale importanza per il proprio consolidamento. La prima di queste sfide è esterna e consiste nella crescita elettorale dell’alleato leghista e nelle sue conseguenze (tra cui la “meridionalizzazione” del PDL). La seconda sfida è invece interna e risiede nella (complessa) costruzione di un soggetto partitico-organizzativo di tipo unitario, tra le componenti ex FI ed ex AN. Focalizzando l’analisi proprio su questi due temi (il rapporto con la Lega al nord e la competizione infrapartitica), il paper cerca dunque di interrogarsi sulle elezioni regionali 2010 da tre punti di vista: (a) per quanto riguarda la fase pre-elettorale: politica delle alleanze e selezione dei candidati; (b) per ciò che concerne il risultato elettorale: analisi diacronica (confronto 2008-2010) e sincronica (confronto PDL-Lega) del voto; (c) a poposito della fase post-elettorale: presenza (e “peso”) del PDL (e delle sue componenti interne) nelle istituzioni regionali, sia a livello di Consiglio, sia a livello di Giunta. In quanto maggiore partito del panorama nazionale, nonché baricentro della coalizione al governo, la capacità del PDL di fare fronte alle sfide sopra ricordate e percorrere così la strada del proprio consolidamento, sarà di assoluta importanza per la complessiva “tenuta” del sistema partitico formatosi con le elezioni politiche del 2008.
Titolo: | PDL 2008-2010: successi elettorali e difficile consolidamento di un partito ancora da costruire |
Autore/i: | PRITONI, ANDREA |
Autore/i Unibo: | |
Anno: | 2010 |
Titolo del libro: | Il sistema 2008 alla prova delle elezioni regionali |
Pagina iniziale: | 1 |
Pagina finale: | 29 |
Abstract: | Per quanto concerne il Popolo della Libertà, le elezioni che si sono succedute nel triennio 2008-2010 (politiche, europee e regionali) hanno evidenziato una sorta di paradosso: da un lato, la coalizione di centrodestra è continuativamente stata premiata dal consenso popolare; dall’altro lato, proprio il maggiore partito di tale coalizione deve sempre più confrontarsi con due “sfide” di fondamentale importanza per il proprio consolidamento. La prima di queste sfide è esterna e consiste nella crescita elettorale dell’alleato leghista e nelle sue conseguenze (tra cui la “meridionalizzazione” del PDL). La seconda sfida è invece interna e risiede nella (complessa) costruzione di un soggetto partitico-organizzativo di tipo unitario, tra le componenti ex FI ed ex AN. Focalizzando l’analisi proprio su questi due temi (il rapporto con la Lega al nord e la competizione infrapartitica), il paper cerca dunque di interrogarsi sulle elezioni regionali 2010 da tre punti di vista: (a) per quanto riguarda la fase pre-elettorale: politica delle alleanze e selezione dei candidati; (b) per ciò che concerne il risultato elettorale: analisi diacronica (confronto 2008-2010) e sincronica (confronto PDL-Lega) del voto; (c) a poposito della fase post-elettorale: presenza (e “peso”) del PDL (e delle sue componenti interne) nelle istituzioni regionali, sia a livello di Consiglio, sia a livello di Giunta. In quanto maggiore partito del panorama nazionale, nonché baricentro della coalizione al governo, la capacità del PDL di fare fronte alle sfide sopra ricordate e percorrere così la strada del proprio consolidamento, sarà di assoluta importanza per la complessiva “tenuta” del sistema partitico formatosi con le elezioni politiche del 2008. |
Data prodotto definitivo in UGOV: | 2-dic-2014 |
Appare nelle tipologie: | 4.01 Contributo in Atti di convegno |