La vita di Antonio Contri ferrarese pittore e rilevatore di pitture dai muri scritta da Girolamo Baruffaldi, le lettere sul restauro del canonico Luigi Crespi al conte Francesco Algarotti, il fondamentale testo di Leopoldo Cicognara sul Distacco delle pitture a fresco editato sull’Antologia di Firenze nel maggio del 1825. Queste le fonti sette-ottocentesche che vengono indagate in Stacchi e strappi di affreschi tra settecento e Ottocento a significare l’intenso clima culturale che dalla seconda metà del Settecento accolse e caratterizzò i primi esperimenti di stacco e strappo delle pitture murali in Italia, favorendo già nell’immediato un acceso dibattito critico fra sostenitori e detrattori della prassi estrattista che ne accompagnerà i progressi tecnici sino a tutta le seconda metà del Novecento.
L. Ciancabilla (2009). Stacchi e strappi di affreschi tra Settecento e Ottocento. Antologia dei testi fondamentali. FIRENZE : Edifir.
Stacchi e strappi di affreschi tra Settecento e Ottocento. Antologia dei testi fondamentali
CIANCABILLA, LUCA
2009
Abstract
La vita di Antonio Contri ferrarese pittore e rilevatore di pitture dai muri scritta da Girolamo Baruffaldi, le lettere sul restauro del canonico Luigi Crespi al conte Francesco Algarotti, il fondamentale testo di Leopoldo Cicognara sul Distacco delle pitture a fresco editato sull’Antologia di Firenze nel maggio del 1825. Queste le fonti sette-ottocentesche che vengono indagate in Stacchi e strappi di affreschi tra settecento e Ottocento a significare l’intenso clima culturale che dalla seconda metà del Settecento accolse e caratterizzò i primi esperimenti di stacco e strappo delle pitture murali in Italia, favorendo già nell’immediato un acceso dibattito critico fra sostenitori e detrattori della prassi estrattista che ne accompagnerà i progressi tecnici sino a tutta le seconda metà del Novecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.