Confluita nell'Apocalisse, l'esperienza visionaria di Giovanni viene da lui stesso interpretata come contatto e comunicazione con Gesù: l'irruzione della presenza del Maestro, nel farsi corpo e poi testo, ne recupera formule e parole che le tradizioni note a Giovanni a lui attribuivano, e ne "vede" i gruppi di seguaci riprodurne il destino di Messia-profeta escatologico perseguitato, ucciso e rapito in cielo. La memoria del Nazareno è così attualizzata nel suo ruolo di guida, sperimentato nell'autorità divina del testo e nella leadership incarnata e reclamata da Giovanni, l'identità dei suoi seguaci ridefinita proprio alla luce della sequela del Maestro.
Gesù di Nazareth nell'Apocalisse di Giovanni. Spirito, profezia e memoria / D. Tripaldi. - STAMPA. - (2010), pp. 1-311.
Gesù di Nazareth nell'Apocalisse di Giovanni. Spirito, profezia e memoria
TRIPALDI, DANIELE
2010
Abstract
Confluita nell'Apocalisse, l'esperienza visionaria di Giovanni viene da lui stesso interpretata come contatto e comunicazione con Gesù: l'irruzione della presenza del Maestro, nel farsi corpo e poi testo, ne recupera formule e parole che le tradizioni note a Giovanni a lui attribuivano, e ne "vede" i gruppi di seguaci riprodurne il destino di Messia-profeta escatologico perseguitato, ucciso e rapito in cielo. La memoria del Nazareno è così attualizzata nel suo ruolo di guida, sperimentato nell'autorità divina del testo e nella leadership incarnata e reclamata da Giovanni, l'identità dei suoi seguaci ridefinita proprio alla luce della sequela del Maestro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.