Nella storia della miniatura lo studio della decorazione delle matricole e degli statuti delle confraternite bolognesi si è dimostrato essenziale ai fini di una corretta ricostruzione dei corpora di alcuni dei più importanti maestri attivi tra Duecento e Quattrocento. Infatti non è raro incontrare nella bibliografia scientifica interventi su questi problematici documenti, le cui decorazioni sono spesso caratterizzate da una notevole qualità stilistica. Nonostante le già vaste conoscenze storiche sull’argomento, è con l’importante mostra del 1999, Haec Sunt Statuta. Le corporazioni medievali nelle miniature bolognesi, che si è compiuto un primo tentativo di ricostruzione articolata delle diverse problematiche artistiche legate alle confraternite; uno sforzo cognitivo proteso a razionalizzare quanto era stato indagato in precedenza rinnovandone il senso specifico e svelandone nuovi aspetti. A dieci anni di distanza, a fronte di tante nuove scoperte, e quindi della necessità di rileggere la decorazione miniata in rapporto al panorama artistico cittadino, si torna qui sull’argomento, provando anche a ridefinire il ruolo delle confraternite nelle scelte specificatamente stilistiche, posto che certamente le istituzioni imponevano precisi temi e caratteristiche tipologie iconografiche. Infatti, il fenomeno delle persistenze iconografiche, uno dei Leitmotiv del presente studio, è importante per comprendere le intenzioni e le conseguenti richieste che le confraternite ponevano ai miniatori, spingendoli anche a riferirsi a esempi artistici più antichi. In alcuni casi poi la decorazione degli statuti si avvaleva di modelli desunti della pittura monumentale, sovente legati al patrimonio della stessa realtà associativa.

P. Cova (2010). Nuovi studi sulla miniatura delle matricole e degli statuti delle confraternite medievali bolognese. RIVISTA DI STORIA DELLA MINIATURA, 14(-), 81-97.

Nuovi studi sulla miniatura delle matricole e degli statuti delle confraternite medievali bolognese

COVA, PAOLO
2010

Abstract

Nella storia della miniatura lo studio della decorazione delle matricole e degli statuti delle confraternite bolognesi si è dimostrato essenziale ai fini di una corretta ricostruzione dei corpora di alcuni dei più importanti maestri attivi tra Duecento e Quattrocento. Infatti non è raro incontrare nella bibliografia scientifica interventi su questi problematici documenti, le cui decorazioni sono spesso caratterizzate da una notevole qualità stilistica. Nonostante le già vaste conoscenze storiche sull’argomento, è con l’importante mostra del 1999, Haec Sunt Statuta. Le corporazioni medievali nelle miniature bolognesi, che si è compiuto un primo tentativo di ricostruzione articolata delle diverse problematiche artistiche legate alle confraternite; uno sforzo cognitivo proteso a razionalizzare quanto era stato indagato in precedenza rinnovandone il senso specifico e svelandone nuovi aspetti. A dieci anni di distanza, a fronte di tante nuove scoperte, e quindi della necessità di rileggere la decorazione miniata in rapporto al panorama artistico cittadino, si torna qui sull’argomento, provando anche a ridefinire il ruolo delle confraternite nelle scelte specificatamente stilistiche, posto che certamente le istituzioni imponevano precisi temi e caratteristiche tipologie iconografiche. Infatti, il fenomeno delle persistenze iconografiche, uno dei Leitmotiv del presente studio, è importante per comprendere le intenzioni e le conseguenti richieste che le confraternite ponevano ai miniatori, spingendoli anche a riferirsi a esempi artistici più antichi. In alcuni casi poi la decorazione degli statuti si avvaleva di modelli desunti della pittura monumentale, sovente legati al patrimonio della stessa realtà associativa.
2010
P. Cova (2010). Nuovi studi sulla miniatura delle matricole e degli statuti delle confraternite medievali bolognese. RIVISTA DI STORIA DELLA MINIATURA, 14(-), 81-97.
P. Cova
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