Obiettivo. Il controllo dell’equilibrio, in ambiente acquatico, viene fortemente modificato rispetto alla terraferma. Lo scopo di questo studio è quello di verificare se un’attività a secco basata sull’esercizio dell’equilibrio può migliorare il controllo posturale dei bambini rispetto a quell’acquatica. Lo studio eseguito è un RCT (randomized controlled trial). Metodi. Nello studio abbiamo esaminato in totale 28 soggetti, (16 del gruppo sperimentale, di cui 11 maschi e 5 femmine, e 12 del gruppo di controllo, di cui 7 maschi e 5 femmine). L’età del gruppo era compresa tra 8-12 anni con un età media di 9,6 anni, e l’impegno agonistico spaziava da 3 a 5 allenamenti alla settimana. Il protocollo da noi utilizzato, per la durata di tre mesi, prevedeva la somministrazione di tre sessioni d’esercizi la settimana, della durata di trenta minuti ciascuna. In questo studio i soggetti sono stati studiato sia ad OA che ad OC con pedana stabilometrica sia prima che dopo il periodo di training. Risultati. I risultati mostrano che all’inizio entrambi i campioni avevano un comportamento non-corretto e simile tra di loro (P>0,05), in seguito al periodo di training nel gruppo sperimentale si è verificato un cambiamento ed un comportamento migliore del gruppo sperimentale (P<0,05) nella distribuzione del peso corporeo rispetto al gruppo di controllo. Entrambi i gruppi sono stati analizzati tramite sia la statistica parametrica (T-test) che la statistica non-parametrica (Mann-Whitney’s Test- Wilcoxon’s Test) con un intervallo di confidenza P<0,05. Conclusioni. La pratica di semplici esercizi, nelle fasi di avviamento a secco della seduta di allenamento, può migliorare o comunque stabilizzare l’equilibrio perturbato del soggetto senza effetti negativi sull’apprendimento delle tecniche natatorie e potrebbe inoltre, aiutare il giovane nuotatore, che ha migliorato la propriocettività posturale, ad un apprendimento delle tecniche natatorie in modo più veloce e più stabile.

Rondini D., Ceciliani A., Tentoni C., Drago E. (2011). Nuoto e postura su terraferma: studio randomizzato controllato su un gruppo di nuotatori agonisti in età evolutiva. MEDICINA DELLO SPORT, 64 (1), 71-87.

Nuoto e postura su terraferma: studio randomizzato controllato su un gruppo di nuotatori agonisti in età evolutiva.

RONDINI, DIEGO;CECILIANI, ANDREA;TENTONI, CLAUDIO;DRAGO, ENRICO
2011

Abstract

Obiettivo. Il controllo dell’equilibrio, in ambiente acquatico, viene fortemente modificato rispetto alla terraferma. Lo scopo di questo studio è quello di verificare se un’attività a secco basata sull’esercizio dell’equilibrio può migliorare il controllo posturale dei bambini rispetto a quell’acquatica. Lo studio eseguito è un RCT (randomized controlled trial). Metodi. Nello studio abbiamo esaminato in totale 28 soggetti, (16 del gruppo sperimentale, di cui 11 maschi e 5 femmine, e 12 del gruppo di controllo, di cui 7 maschi e 5 femmine). L’età del gruppo era compresa tra 8-12 anni con un età media di 9,6 anni, e l’impegno agonistico spaziava da 3 a 5 allenamenti alla settimana. Il protocollo da noi utilizzato, per la durata di tre mesi, prevedeva la somministrazione di tre sessioni d’esercizi la settimana, della durata di trenta minuti ciascuna. In questo studio i soggetti sono stati studiato sia ad OA che ad OC con pedana stabilometrica sia prima che dopo il periodo di training. Risultati. I risultati mostrano che all’inizio entrambi i campioni avevano un comportamento non-corretto e simile tra di loro (P>0,05), in seguito al periodo di training nel gruppo sperimentale si è verificato un cambiamento ed un comportamento migliore del gruppo sperimentale (P<0,05) nella distribuzione del peso corporeo rispetto al gruppo di controllo. Entrambi i gruppi sono stati analizzati tramite sia la statistica parametrica (T-test) che la statistica non-parametrica (Mann-Whitney’s Test- Wilcoxon’s Test) con un intervallo di confidenza P<0,05. Conclusioni. La pratica di semplici esercizi, nelle fasi di avviamento a secco della seduta di allenamento, può migliorare o comunque stabilizzare l’equilibrio perturbato del soggetto senza effetti negativi sull’apprendimento delle tecniche natatorie e potrebbe inoltre, aiutare il giovane nuotatore, che ha migliorato la propriocettività posturale, ad un apprendimento delle tecniche natatorie in modo più veloce e più stabile.
2011
Rondini D., Ceciliani A., Tentoni C., Drago E. (2011). Nuoto e postura su terraferma: studio randomizzato controllato su un gruppo di nuotatori agonisti in età evolutiva. MEDICINA DELLO SPORT, 64 (1), 71-87.
Rondini D.; Ceciliani A.; Tentoni C.; Drago E.
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