La presente nota prende in considerazione una recente pronuncia della Corte di cassazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sentenza in commento, infatti, ha riconosciuto la sussistenza delle circostanze aggravanti previste dagli artt. 589, comma 2, e 590, comma 3, c.p., che aumentano la pena per le ipotesi di omicidio colposo e lesioni personali colpose commesse «con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro», anche nel caso in cui il soggetto leso sia una persona terza ed estranea al contesto lavorativo.
Rizzo Minelli, G. (2025). Morte o lesioni di un soggetto terzo rispetto al lavoratore: quale spazio di applicazione per le norme prevenzionistiche? Nota a Cass. pen., Sez. IV, 20 novembre 2024, ud. 23 ottobre 2024, n. 42483. QUOTIDIANO LEGALE, 2, 1-7.
Morte o lesioni di un soggetto terzo rispetto al lavoratore: quale spazio di applicazione per le norme prevenzionistiche? Nota a Cass. pen., Sez. IV, 20 novembre 2024, ud. 23 ottobre 2024, n. 42483
Giulia Rizzo Minelli
2025
Abstract
La presente nota prende in considerazione una recente pronuncia della Corte di cassazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sentenza in commento, infatti, ha riconosciuto la sussistenza delle circostanze aggravanti previste dagli artt. 589, comma 2, e 590, comma 3, c.p., che aumentano la pena per le ipotesi di omicidio colposo e lesioni personali colpose commesse «con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro», anche nel caso in cui il soggetto leso sia una persona terza ed estranea al contesto lavorativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


