L’articolo esplora l’interazione tra resilienza, educazione inclusiva e pratiche didattiche riflessive nei contesti educativi di Italia e Grecia. Dando rilievo sia alle prospettive teoriche sia agli interventi sul campo, il contributo esamina come la pedagogia inclusiva metta in discussione gli approcci tradizionali dell’educazione speciale. Particolare attenzione è rivolta all’identità professionale e al benessere emotivo degli insegnanti, evidenziando come i modelli orientati alla resilienza possano rafforzare la capacità degli educatori di sostenere studenti con difficoltà sociali, emotive, comportamentali e di apprendimento. Un focus specifico riguarda l’inclusione di bambini ciechi e ipovedenti, considerata campo privilegiato per ripensare la didattica e incarnare il principio di equipollenza. L’analisi sottolinea che l’inclusione non implica una riduzione curricolare, ma un accesso differenziato attraverso l’alfabetizzazione, l’esplorazione tattile e le tecnologie adattive in linea con il quadro dell’Universal Design for Learning. Inoltre, l’articolo evidenzia l’importanza delle reti professionali, delle strategie compensative e delle alleanze educative che coinvolgono famiglie, istituzioni locali e professionisti specializzati. Il caso di studio greco illustra come i programmi di counseling basati sulla resilienza e le Communities of Reflective Practice (CoRP) possano sostenere gli insegnanti nella gestione delle sfide complesse in classe, rafforzando le loro competenze professionali e la resilienza psicosociale degli studenti. L’articolo sostiene che l’educazione inclusiva debba essere concepita come una prassi sistemica, alimentata da resilienza e riflessività, volta a trasformare le scuole in autentiche comunità di apprendimento, dove la diversità è tutelata e riconosciuta come risorsa costitutiva.
Friso, V., Kourkoutas, E. (2025). Promoting Resilience and Inclusive Teaching. Practices in Greek and Italian Schools. TIFLOLOGIA PER L'INTEGRAZIONE, 35(2), 67-85.
Promoting Resilience and Inclusive Teaching. Practices in Greek and Italian Schools
Friso, Valeria
;
2025
Abstract
L’articolo esplora l’interazione tra resilienza, educazione inclusiva e pratiche didattiche riflessive nei contesti educativi di Italia e Grecia. Dando rilievo sia alle prospettive teoriche sia agli interventi sul campo, il contributo esamina come la pedagogia inclusiva metta in discussione gli approcci tradizionali dell’educazione speciale. Particolare attenzione è rivolta all’identità professionale e al benessere emotivo degli insegnanti, evidenziando come i modelli orientati alla resilienza possano rafforzare la capacità degli educatori di sostenere studenti con difficoltà sociali, emotive, comportamentali e di apprendimento. Un focus specifico riguarda l’inclusione di bambini ciechi e ipovedenti, considerata campo privilegiato per ripensare la didattica e incarnare il principio di equipollenza. L’analisi sottolinea che l’inclusione non implica una riduzione curricolare, ma un accesso differenziato attraverso l’alfabetizzazione, l’esplorazione tattile e le tecnologie adattive in linea con il quadro dell’Universal Design for Learning. Inoltre, l’articolo evidenzia l’importanza delle reti professionali, delle strategie compensative e delle alleanze educative che coinvolgono famiglie, istituzioni locali e professionisti specializzati. Il caso di studio greco illustra come i programmi di counseling basati sulla resilienza e le Communities of Reflective Practice (CoRP) possano sostenere gli insegnanti nella gestione delle sfide complesse in classe, rafforzando le loro competenze professionali e la resilienza psicosociale degli studenti. L’articolo sostiene che l’educazione inclusiva debba essere concepita come una prassi sistemica, alimentata da resilienza e riflessività, volta a trasformare le scuole in autentiche comunità di apprendimento, dove la diversità è tutelata e riconosciuta come risorsa costitutiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


