Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico non è solo una leva per l’innovazione, ma il fulcro della competizione economica e geopolitica. Il calcolo avanzato – nelle sue componenti fondamentali di High Performance Computing (Hpc), big data e la rivoluzione emergente del computer quantistico – non è più soltanto uno strumento per la ricerca, ma un asset strategico che determina il vantaggio competitivo tecnologico, economico e scientifico delle nazioni, dei sistemi industriali e delle imprese. La capacità di generare, analizzare e interpretare grandi volumi di dati con efficienza è ormai un elemento strategico cruciale, così come simulare fenomeni complessi con livelli di precisione senza precedenti sta ridefinendo gli equilibri globali in ambiti chiave quali la salute, l’energia, l’ambiente, la manifattura e la sicurezza. In questo scenario, l’accesso e il controllo su infrastrutture di calcolo avanzato diventano elementi centrali per garantire sovranità tecnologica e autonomia strategica. Chi padroneggia queste tecnologie guida il progresso; chi resta indietro rischia di esserne travolto. Per l’Italia, il rafforzamento della propria posizione in questi settori rappresenta un passaggio cruciale: non solo per ridurre la dipendenza da tecnologie estere, ma anche per valorizzare il proprio capitale scientifico, industriale e umano. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), promosso nel 2021 dal governo Draghi, riconosce esplicitamente il digitale e il supercalcolo come ambiti strategici per la competitività del Paese e prevede investimenti significativi nella creazione di ecosistemi dell’innovazione e infrastrutture digitali avanzate. È in questo contesto che nasce il Centro nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing (Icsc), con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Italia, favorire la ricerca di frontiera e sviluppare soluzioni digitali all’avanguardia.
D'Orazio, A., Gabellini, D., Ubertini, F. (2025). Il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing: una piattaforma tecnologica per l'innovazione e la scoperta. Bologna : il Mulino.
Il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing: una piattaforma tecnologica per l'innovazione e la scoperta
Francesco Ubertini
2025
Abstract
Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico non è solo una leva per l’innovazione, ma il fulcro della competizione economica e geopolitica. Il calcolo avanzato – nelle sue componenti fondamentali di High Performance Computing (Hpc), big data e la rivoluzione emergente del computer quantistico – non è più soltanto uno strumento per la ricerca, ma un asset strategico che determina il vantaggio competitivo tecnologico, economico e scientifico delle nazioni, dei sistemi industriali e delle imprese. La capacità di generare, analizzare e interpretare grandi volumi di dati con efficienza è ormai un elemento strategico cruciale, così come simulare fenomeni complessi con livelli di precisione senza precedenti sta ridefinendo gli equilibri globali in ambiti chiave quali la salute, l’energia, l’ambiente, la manifattura e la sicurezza. In questo scenario, l’accesso e il controllo su infrastrutture di calcolo avanzato diventano elementi centrali per garantire sovranità tecnologica e autonomia strategica. Chi padroneggia queste tecnologie guida il progresso; chi resta indietro rischia di esserne travolto. Per l’Italia, il rafforzamento della propria posizione in questi settori rappresenta un passaggio cruciale: non solo per ridurre la dipendenza da tecnologie estere, ma anche per valorizzare il proprio capitale scientifico, industriale e umano. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), promosso nel 2021 dal governo Draghi, riconosce esplicitamente il digitale e il supercalcolo come ambiti strategici per la competitività del Paese e prevede investimenti significativi nella creazione di ecosistemi dell’innovazione e infrastrutture digitali avanzate. È in questo contesto che nasce il Centro nazionale di ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing (Icsc), con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Italia, favorire la ricerca di frontiera e sviluppare soluzioni digitali all’avanguardia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


