Il contributo presenta una prima indagine sulle forme e sulle funzioni del paesaggio ne Le porretane di Giovanni Sabadino degli Arienti. In primis, il saggio si sofferma sull’ambientazione dalla cornice, che, com’è noto, situa la folta brigata di narratori – in gran parte gentiluomini e gentildonne legate agli Este e ai Bentivoglio – in un’idealizzata Porretta, celebre centro termale nell’Appennino tosco-emiliano; in seconda battuta l’autore si concentra sulla geografia delle novelle che, raramente situate nelle località appenniniche, hanno invece un’ambientazione generalmente cittadina (e, in particolar modo, bolognese) dai tratti per lo più realistici. La scelta di ambientare le novelle in contesti ben noti, spesso indicati con precisione mediante toponimi, contribuisce a rafforzare quel rispecchiamento tra l’opera e il pubblico – ossia l’entourage cortigiano bentivolesco per altro già ben rappresentato nella composizione della brigata dei novellatori – e si configura dunque come elemento essenziale per ottemperare alle finalità encomiastiche che hanno ispirato la composizione del libro.
Ventura, G. (2025). Tra idillio e realismo: per una ‘geografia’ de Le porretane. Roma : Adi Editore.
Tra idillio e realismo: per una ‘geografia’ de Le porretane
Giacomo Ventura
2025
Abstract
Il contributo presenta una prima indagine sulle forme e sulle funzioni del paesaggio ne Le porretane di Giovanni Sabadino degli Arienti. In primis, il saggio si sofferma sull’ambientazione dalla cornice, che, com’è noto, situa la folta brigata di narratori – in gran parte gentiluomini e gentildonne legate agli Este e ai Bentivoglio – in un’idealizzata Porretta, celebre centro termale nell’Appennino tosco-emiliano; in seconda battuta l’autore si concentra sulla geografia delle novelle che, raramente situate nelle località appenniniche, hanno invece un’ambientazione generalmente cittadina (e, in particolar modo, bolognese) dai tratti per lo più realistici. La scelta di ambientare le novelle in contesti ben noti, spesso indicati con precisione mediante toponimi, contribuisce a rafforzare quel rispecchiamento tra l’opera e il pubblico – ossia l’entourage cortigiano bentivolesco per altro già ben rappresentato nella composizione della brigata dei novellatori – e si configura dunque come elemento essenziale per ottemperare alle finalità encomiastiche che hanno ispirato la composizione del libro.| File | Dimensione | Formato | |
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