I dati archeologici: il collasso della fine del II secolo d.C.

This contribution presents the results of archaeological investigations carried out in House IIIM within the residential quarter of Agrigento. Particular attention is devoted to the phases of occupation and the eventual destruction of the building between the 1st century BC and the 2nd century AD. Stratigraphic evidence documents a sudden collapse, which may plausibly be interpreted as the consequence of a deliberate demolition, probably linked to an act of expropriation and political sanction against the dominus. This hypothesis is supported by deposits uncovered during the excavation, interpreted as ritual practices possibly associated with the decommissioning of the domestic space, comprising animal remains, ceramics, and artefacts intentionally deposited in significant and recurring contexts. The analysis of ceramic stamps, particularly on fragments of terra sigillata italica, further contributes to reconstructing the commercial networks and cultural dynamics that shaped Agrigento between the Late Hellenistic and Imperial periods. The case of House IIIM thus emerges as a privileged observatory for exploring the interplay between private residence, political power, and ritual practices in Roman Sicily.

Il contributo presenta i risultati delle indagini archeologiche condotte nella Casa IIIM del Quartiere resdienziale di Agrigento, con particolare attenzione alle fasi di utilizzo e alla distruzione dell’edificio, tra il I secolo a.C. e II secolo d.C. Le evidenze stratigrafiche consentono di documentare un collasso improvviso, che è forse possibile interpretare come conseguenza di una demolizione intenzionale, probabilmente legata a un provvedimento di esproprio e sanzione politica nei confronti del dominus. L’ipotesi trova sostegno in alcuni depositi rinvenuti durante lo scavo, interpretati come pratiche rituali, forse utili alla dismissione dello spazio domestico e comprendenti resti animali, ceramici e manufatti deposti in contesti significativi e ricorrenti. L’analisi dei bolli ceramici, in particolare su alcuni frammenti di terra sigillata italica, contribuisce a delineare le reti commerciali e le dinamiche culturali che interessarono Agrigento tra l’Età tardo-ellenistica e imperiale. Il caso della Casa IIIM si configura così come un osservatorio privilegiato per indagare i rapporti tra residenza privata, potere politico e pratiche rituali nella Sicilia romana.