La libertà religiosa nell’esperienza giuridica: il contributo del magistero cattolico

Religious freedom in the legal experience: the contribution of the Catholic magisterium. The essay dwells on the evolution of the Catholic Church’s magisterium regarding the affirmation and increasingly precise definition of the right to religious freedom. Specifically, it aims to demonstrate how the Second Vatican Council’s Declaration Dignitatis humanae, which recognized such right and encouraged the Catholic Church’s growing commitment to ensuring its adequate protection, represents the culmination of a coherent path over the centuries. Moreover, this gradual understanding did not entail any rupture or contradiction: especially in relation to the 19th-century magisterium, which has often been misinterpreted.

Nel contributo ci si sofferma sull’evoluzione del magistero della Chiesa cattolica riguardo all’affermazione e alla sempre più precisa definizione del diritto di libertà religiosa. Segnatamente si intende dimostrare come la Dichiarazione Dignitatis humanae del Concilio Vaticano II, che ha riconosciuto tale diritto e spronato l’impegno sempre più vigoroso della Chiesa cattolica affinché esso venga adeguatamente garantito, rappresenti la conclusione di un itinerario coerente nei secoli. Si è trattato di una progressiva comprensione che non ha peraltro segnato alcuna rottura o contraddizione: specialmente rispetto al magistero ottocentesco, il quale è stato spesso interpretato non correttamente.