Prende nome il da Bardi, comune dell’Appennino Parmense, situato nel cuore dell’area di allevamento di questa razza, che comprende le valli del Taro e del Ceno. Ha origini antiche e da secoli è allevato nelle montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il Bardigiano ha subito l’influenza di altre razze. Mentre negli anni Trenta e Quaranta furono utilizzati alcuni stalloni Avelignesi, negli anni Sessanta si affermò l’impiego di stalloni Franches-Montagnes. In minor misura furono anche utilizzati riproduttori Murgesi e Croati. Dagli inizi degli anni Settanta è iniziato un programma di consolidamento della razza ad opera dell’Associazione provinciale allevatori di Parma e della Comunità montana dell’Appennino parmense. E’ del 1977 l’istituzione del Libro Genealogico, gestito dalla stessa Associazione.
D. Bigi (2011). Razze autoctone in pericolo di estinzione: il Cavallo Bardigiano. VITA IN CAMPAGNA, 4, 55-55.
Razze autoctone in pericolo di estinzione: il Cavallo Bardigiano
BIGI, DANIELE
2011
Abstract
Prende nome il da Bardi, comune dell’Appennino Parmense, situato nel cuore dell’area di allevamento di questa razza, che comprende le valli del Taro e del Ceno. Ha origini antiche e da secoli è allevato nelle montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il Bardigiano ha subito l’influenza di altre razze. Mentre negli anni Trenta e Quaranta furono utilizzati alcuni stalloni Avelignesi, negli anni Sessanta si affermò l’impiego di stalloni Franches-Montagnes. In minor misura furono anche utilizzati riproduttori Murgesi e Croati. Dagli inizi degli anni Settanta è iniziato un programma di consolidamento della razza ad opera dell’Associazione provinciale allevatori di Parma e della Comunità montana dell’Appennino parmense. E’ del 1977 l’istituzione del Libro Genealogico, gestito dalla stessa Associazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.