Presenze del Petrarca latino nelle corti dei Malatesta: manoscritti, libri e testi, con una indagine sul III libro del De re militari di Roberto Valturio

L’articolo prende in esame la circolazione e la diffusione delle opere latine di Petrarca nelle corti dominate dai Malatesta tra la fine del Trecento e il Quattrocento. L’indagine su questo aspetto della fortuna petrarchesca, di solito trascurato a favore degli studi sulla produzione volgare del poeta in ambiente malatestiano, vuole mettere in luce l’importante ruolo svolto dai circoli culturali di stampo umanistico legati ai signori di Rimini e Fano. Il contributo è diviso in due parti. Nella prima si indagherà la presenza dei testi latini di Petrarca nelle raccolte librarie e nei documenti dei signori, dei funzionari e dei cortigiani che operarono in tali contesti. Nella seconda sezione verrà analizzato, in maniera più dettagliata, un caso di adattamento e rielaborazione di alcune opere latine del poeta presentando il caso specifico del III libro del De re militari di Roberto Valturio, in cui il modello petrarchesco, mai espressamente richiamato, riveste un ruolo fondamentale nella strategia intertestuale dell’opera.