Il logos nell'uomo, ontologicamente connesso al divino insieme al nous, secondo processi in qualche modo identificabili, talora correlato al nous stesso, ma non coincidente, gerarchicamente inferiore, assume per l'anima una funzione di centralità cognitiva ed etica, di salvaguardia e di limite, pur essendo non solo sottoposto a rischio ma talora anche compromesso, secondo una concezione che non elimina la soggettività umana e la libertà di opzione.
Il logos nell'antropologia di Filone d'Alessandria. Considerazioni sulla creazione dell'uomo in De opificio mundi e in Legum Allegoriae / A.M. Mazzanti. - STAMPA. - (2011), pp. 85-101. (Intervento presentato al convegno Dal Logos dei Greci e dei Romani al Logos di Dio. Ricordando Marta Sordi tenutosi a Milano nel 11-13 novembre 2009).
Il logos nell'antropologia di Filone d'Alessandria. Considerazioni sulla creazione dell'uomo in De opificio mundi e in Legum Allegoriae
MAZZANTI, ANGELA MARIA
2011
Abstract
Il logos nell'uomo, ontologicamente connesso al divino insieme al nous, secondo processi in qualche modo identificabili, talora correlato al nous stesso, ma non coincidente, gerarchicamente inferiore, assume per l'anima una funzione di centralità cognitiva ed etica, di salvaguardia e di limite, pur essendo non solo sottoposto a rischio ma talora anche compromesso, secondo una concezione che non elimina la soggettività umana e la libertà di opzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.