Alice Ceresa. Lavoro, lingua e scrittura difficile

Il contributo esplora l’opera di Alice Ceresa, autrice che, attraverso una scrittura frammentaria e ironica, interroga le radici linguistiche e culturali delle disuguaglianze di genere. Analizzando La figlia prodigae il Piccolo dizionario dell’inuguaglianza femminile, il saggio mostra come Ceresa decostruisca convenzioni sociali e letterarie adottando uno sguardo distaccato e straniante. Particolare attenzione è rivolta al tema del lavoro, inteso su tre livelli: come guadagno materiale, come esercizio incessante di scrittura e riscrittura e come sforzo per elaborare una nuova lingua capace di sfidare le narrazioni patriarcali. In dialogo con il pensiero di Audre Lorde, Donna Haraway e Ursula K. Le Guin, il saggio propone una rilettura critica dei concetti di “lavoro” e “famiglia” come costruzioni culturali da disarticolare e da ripensare, nell’orizzonte di una lingua altra e di nuove forme di esistenza.