Cosa distingue l’uomo dall’animale? La storia ci insegna che l’umano ha una dignità prodotta dall’uso della ragione, e per questo, l’animale-uomo si è appropriato, nella notte dei tempi, del potere sugli animali, li ha addomesticati, schiavizzati, ma anche mitizzati o caricati di significati negativi. L’etologia ci ha invece sempre più indicato vie alternative: una comunanza che rende crudele ogni azione umana tesa al predominio. La filosofia ha tracciato il confine tra noi e loro, puntando sul confronto più che sulla separazione. Il progresso scientifico e la crescente coscienza ambientalista hanno aperto conoscenze maggiori sul loro linguaggio, sulla loro organizzazione sociale, sul loro apporto alla vita del pianeta. Oggi siamo convinti che l’idea di umanità si chiarisca sempre in relazione all’idea di animalità. Le arti hanno saputo raccontare e rappresentare gli animali anche a livello simbolico. Il saggio restituisce le testimonianze dei viaggiatori medievali tra realtà ed esotismo; un itinerario che parte da Bologna e che approda in Egitto, in arabo Misr, il paese delle origini, dell’antichità, dei maestosi e imponenti templi, delle sacre scritture, della rappresentazione nei millenni dell’archetipo delle origini sognato, ambito, misteriosamente attrattivo e concretamente reale, oggetto nel tempo di riscoperte e reinterpretazioni da parte dei viaggiatori. Grandi e densamente popolate risultano ai loro occhi le città del Levante ed effettivamente dovevano esserle, benché quanto prodotto dalla terra rimanesse la fonte principale della prosperità delle aree del mediterraneo orientale. Le descrizioni pervenuteci sull’universo animale del periodo medievale sono straordinariamente ricche di dettagli.

Borghi, B. (2024). Strani animali in terra di Misr. Le testimonianze dei viaggiatori medievali tra realtà, esotismo e immaginazione. BIBLIOMANIE, 57(4 (giugno)), 1-32 [10.48276/issn.2280-8833.11306].

Strani animali in terra di Misr. Le testimonianze dei viaggiatori medievali tra realtà, esotismo e immaginazione

B. Borghi
2024

Abstract

Cosa distingue l’uomo dall’animale? La storia ci insegna che l’umano ha una dignità prodotta dall’uso della ragione, e per questo, l’animale-uomo si è appropriato, nella notte dei tempi, del potere sugli animali, li ha addomesticati, schiavizzati, ma anche mitizzati o caricati di significati negativi. L’etologia ci ha invece sempre più indicato vie alternative: una comunanza che rende crudele ogni azione umana tesa al predominio. La filosofia ha tracciato il confine tra noi e loro, puntando sul confronto più che sulla separazione. Il progresso scientifico e la crescente coscienza ambientalista hanno aperto conoscenze maggiori sul loro linguaggio, sulla loro organizzazione sociale, sul loro apporto alla vita del pianeta. Oggi siamo convinti che l’idea di umanità si chiarisca sempre in relazione all’idea di animalità. Le arti hanno saputo raccontare e rappresentare gli animali anche a livello simbolico. Il saggio restituisce le testimonianze dei viaggiatori medievali tra realtà ed esotismo; un itinerario che parte da Bologna e che approda in Egitto, in arabo Misr, il paese delle origini, dell’antichità, dei maestosi e imponenti templi, delle sacre scritture, della rappresentazione nei millenni dell’archetipo delle origini sognato, ambito, misteriosamente attrattivo e concretamente reale, oggetto nel tempo di riscoperte e reinterpretazioni da parte dei viaggiatori. Grandi e densamente popolate risultano ai loro occhi le città del Levante ed effettivamente dovevano esserle, benché quanto prodotto dalla terra rimanesse la fonte principale della prosperità delle aree del mediterraneo orientale. Le descrizioni pervenuteci sull’universo animale del periodo medievale sono straordinariamente ricche di dettagli.
2024
Borghi, B. (2024). Strani animali in terra di Misr. Le testimonianze dei viaggiatori medievali tra realtà, esotismo e immaginazione. BIBLIOMANIE, 57(4 (giugno)), 1-32 [10.48276/issn.2280-8833.11306].
Borghi, B.
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