La finanza sostenibile a supporto delle politiche attive del lavoro: i social impact bonds

All EU countries are facing a series of concurrent phenomena, from climate change to technological transformation, which are having a far-reaching impact on national labour markets. In order to cope with the transitions underway and bear the huge costs they entail, the idea of mobilizing private capital is becoming increasingly widespread. The lack of available public resources, the complex organization of active and passive labour policies, and the absence of verification of the effectiveness of the measures adopted in terms of results achieved, stimulate a research that highlights the areas for sustainable finance intervention in Italy. After mentioning social bonds, also known for having financed the European temporary Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency (SURE), this article focuses on the critical issues and opportunities of social impact bonds (SIBs). Through a public private partnership, SIB creates project models aimed at achieving a social outcome that allows the public sector to save money. These financial instruments have become increasingly popular abroad to support training and job placement measures, notably for young NEETs, unemployed people and migrants. In Italy, however, if the regulatory framework is not reformed, their implementation faces bureaucratic difficulties that greatly reduce their benefits.

Tutti i Paesi dell’Unione europea stanno affrontando una serie di fenomeni concorrenti che, dal cambiamento climatico alla trasformazione tecnologica, hanno un profondo impatto sui mercati del lavoro nazionali. Per fronteggiare le transizioni in corso e sostenere gli enormi costi da esse implicati, anche in Italia è sempre più diffusa l’idea di mobilitare il capitale privato. La carenza di risorse pubbliche disponibili, un’organizzazione complessa delle politiche attive e passive del lavoro e la mancata verifica dell’effettività delle misure adottate in termini di risultati raggiunti, stimolano una ricerca che metta in luce gli spazi di intervento della finanza sostenibile. Dopo aver richiamato i social bonds, noti anche per aver finanziato lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE), l’articolo si concentra sulle criticità e le potenzialità dei social impact bonds (SIB). Attraverso un partenariato pubblico privato, il SIB dà vita a modelli progettuali proiettati al raggiungimento di un risultato sociale che consenta un risparmio di spesa allo Stato. Questi strumenti finanziari hanno trovato una crescente diffusione all’estero per sostenere le misure di formazione e di inserimento lavorativo, in particolare di giovani NEET, disoccupati e migranti. In Italia, invece, se il quadro normativo non viene riformato, la loro implementazione incontra difficoltà di natura burocratica che ne riducono fortemente la vantaggiosità.