Il presente articolo si propone di analizzare il fenomeno dell’accesso forzoso ai dispositivi elettronici alla luce del principio processual-penalistico che riconosce la libertà dall’autoincriminazione. In particolare, lo studio, valorizzando la veste processuale che può assumere il destinatario di una richiesta di collaborazione e il tipo di condotta lui domandata, esamina le forme e i limiti con cui il nemo tenetur potrebbe essere invocato nel corso di indagini svolte sugli electronic devices. Questa verifica viene condotta avendo ad oggetto l’ordinamento italiano, letto in controluce rispetto allo scenario sovranazionale e comparato. Peculiare attenzione è poi dedicata a distinguere la richiesta di una password alfanumerica dal ricorso alla matrice biometrica in funzione di chiave d’accesso al dispositivo, giacché trattasi di un discrimine in grado di incidere notevolmente sulla possibilità di avvalersi del diritto al silenzio.
Cotti, G. (2025). Accesso ai dispositivi elettronici e principio nemo tenetur se detegere: passwords biometriche ed alfanumeriche, ordini di decrittazione e di produzione. ARCHIVIO PENALE, 2(Maggio-Agosto), 1-35.
Accesso ai dispositivi elettronici e principio nemo tenetur se detegere: passwords biometriche ed alfanumeriche, ordini di decrittazione e di produzione
Giacomo Cotti
2025
Abstract
Il presente articolo si propone di analizzare il fenomeno dell’accesso forzoso ai dispositivi elettronici alla luce del principio processual-penalistico che riconosce la libertà dall’autoincriminazione. In particolare, lo studio, valorizzando la veste processuale che può assumere il destinatario di una richiesta di collaborazione e il tipo di condotta lui domandata, esamina le forme e i limiti con cui il nemo tenetur potrebbe essere invocato nel corso di indagini svolte sugli electronic devices. Questa verifica viene condotta avendo ad oggetto l’ordinamento italiano, letto in controluce rispetto allo scenario sovranazionale e comparato. Peculiare attenzione è poi dedicata a distinguere la richiesta di una password alfanumerica dal ricorso alla matrice biometrica in funzione di chiave d’accesso al dispositivo, giacché trattasi di un discrimine in grado di incidere notevolmente sulla possibilità di avvalersi del diritto al silenzio.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
56713.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale / Version Of Record
Licenza:
Licenza per accesso libero gratuito
Dimensione
413.51 kB
Formato
Adobe PDF
|
413.51 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


