Obiettivi: analizzare la formazione professionale come leva di inclusione dei lavoratori vulnerabili, ponendo l’attenzione sul ruolo delle organizzazioni sindacali nell’ambito. Metodologia: ricostruzione dello stato dell’arte a livello europeo attraverso l’esame delle principali fonti normative e l’analisi critica di fonti secondarie (report e documenti) Risultati: i sindacati possono svolgere un ruolo chiave nella formazione contro le discriminazioni integrandola nelle loro agende per l’eguaglianza, mentre le microcredenziali si configurano come strumenti inclusivi per i vulnerabili, favorendo al contempo il coinvolgimento dei sindacati nei processi contemporanei di aggiornamento delle competenze. Limiti e implicazioni: lo studio condotto non è sorretto da analisi normative comparate o da esami empirici mirati, ma si limita ad una prima ricostruzione dello stato dell’arte, ponendo le basi per un futuro approfondimento del tema. Originalità: il tema della formazione professionale come leva di inclusione dei lavoratori vulnerabili è in generale ancora poco approfondito, ma di cruciale importanza per assicurare una transizione equa e ragionevole.
Biagiotti, M. (2025). La formazione come strumento di inclusione dei lavoratori vulnerabili nel quadro europeo: quale ruolo per i sindacati?. PROFESSIONALITÀ STUDI, 2, 138-164.
La formazione come strumento di inclusione dei lavoratori vulnerabili nel quadro europeo: quale ruolo per i sindacati?
Matilde Biagiotti
Primo
2025
Abstract
Obiettivi: analizzare la formazione professionale come leva di inclusione dei lavoratori vulnerabili, ponendo l’attenzione sul ruolo delle organizzazioni sindacali nell’ambito. Metodologia: ricostruzione dello stato dell’arte a livello europeo attraverso l’esame delle principali fonti normative e l’analisi critica di fonti secondarie (report e documenti) Risultati: i sindacati possono svolgere un ruolo chiave nella formazione contro le discriminazioni integrandola nelle loro agende per l’eguaglianza, mentre le microcredenziali si configurano come strumenti inclusivi per i vulnerabili, favorendo al contempo il coinvolgimento dei sindacati nei processi contemporanei di aggiornamento delle competenze. Limiti e implicazioni: lo studio condotto non è sorretto da analisi normative comparate o da esami empirici mirati, ma si limita ad una prima ricostruzione dello stato dell’arte, ponendo le basi per un futuro approfondimento del tema. Originalità: il tema della formazione professionale come leva di inclusione dei lavoratori vulnerabili è in generale ancora poco approfondito, ma di cruciale importanza per assicurare una transizione equa e ragionevole.| File | Dimensione | Formato | |
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