L’emergenza pandemica da Covid-19, perlomeno con riguardo a talune sue fasi, sarà consegnata alla storia come un particolare momento nel quale «il mondo non è stato governato dalla classe politica né da giunte militari, ma dai medici» (R. Casati, in Il Sole24ore, 19 aprile 2020). Di fronte a un quadro incerto e in costante mutamento, alla scienza sono spettate scelte spesso cruciali e impellenti. Esse hanno assunto, nella loro dimensione più lancinante, i contorni di un vero e proprio dilemma morale abbattutosi sui medici tenuti a ottimizzare le limitate risorse a disposizione. Lo straordinario e inatteso afflusso di domande di cure rianimatorie, intensive e sub-intensive, infatti, ha comportato che solo parte dei pazienti abbia potuto ricevere la ventilazione assistita necessaria, in molti casi, per sopravvivere. Di talché, nelle aree geografiche più colpite dall’epidemia, il triage del pronto soccorso non ha definito – come avviene in tempi normali – la gerarchia temporale degli interventi sanitari, ma l’alternativa tra la vita e la morte.
Caletti, G. (2020). Il triage in emergenza pandemica. Coordinate penalistiche di uno spazio solo apparentemente libero dal diritto. QUADERNI COSTITUZIONALI, 40(3), 616-619 [10.1439/98179].
Il triage in emergenza pandemica. Coordinate penalistiche di uno spazio solo apparentemente libero dal diritto
CALETTI G
2020
Abstract
L’emergenza pandemica da Covid-19, perlomeno con riguardo a talune sue fasi, sarà consegnata alla storia come un particolare momento nel quale «il mondo non è stato governato dalla classe politica né da giunte militari, ma dai medici» (R. Casati, in Il Sole24ore, 19 aprile 2020). Di fronte a un quadro incerto e in costante mutamento, alla scienza sono spettate scelte spesso cruciali e impellenti. Esse hanno assunto, nella loro dimensione più lancinante, i contorni di un vero e proprio dilemma morale abbattutosi sui medici tenuti a ottimizzare le limitate risorse a disposizione. Lo straordinario e inatteso afflusso di domande di cure rianimatorie, intensive e sub-intensive, infatti, ha comportato che solo parte dei pazienti abbia potuto ricevere la ventilazione assistita necessaria, in molti casi, per sopravvivere. Di talché, nelle aree geografiche più colpite dall’epidemia, il triage del pronto soccorso non ha definito – come avviene in tempi normali – la gerarchia temporale degli interventi sanitari, ma l’alternativa tra la vita e la morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


