San Paolo tra Dante e Pasolini

The figure of Saint Paul appears repeatedly in Pier Paolo Pasolini's work, from his early youthful writings to those of his late maturity. This figure is characterized by the theme of the double, the ambiguity, and the unconscious homosexuality, and it is connected to a series of Pauline quotations from earlier authors, including Dante Alighieri. In some of Pasolini's works, in fact, Saint Paul is described using expressions derived directly from the Saint Paul of the Divine Comedy, such as the neologism "trasumanar," the epithet "vas electionis," and the famous line "I not Aeneas, I not Paul am". An analysis of these Dantean references in Pasolini's works "San Paolo" and "Trasumanar e organizzar" establishes a parallel between Pasolini's and Dante's Saint Paul.

La figura di san Paolo appare a più riprese nell'opera di Pier Paolo Pasolini, dai primi scritti giovanili fino a quelli della tarda maturità. Tale figura è caratterizzata dal tema del doppio, dell'ambiguità e dell'omosessualità inconsapevole e si connette ad una serie di citazioni di autori precedenti, tra cui Dante Alighieri. In alcune opere pasoliniane, infatti, il san Paolo di Pasolini viene descritto utilizzando delle espressioni derivanti direttamente dal San Paolo della Commedia, come ad esempio il neologismo "trasumanar", l'epiteto "vas electionis", il celebre verso "Io non Enea, io non Paulo sono". A partire dall'analisi di tali ricorrenze dantesche nelle opere pasoliniane "San Paolo" e "Trasumanar e organizzar" si istituisce dunque un parallelismo tra il san Paolo di Pasolini e quello di Dante.