Il numero di parti effettuati con taglio cesareo (TC) è un fenomeno sanitario in continuo aumento in molti paesi del mondo, nonostante questo incremento non sia associato a miglioramenti nella mortalità e morbidità materna e perinatale. In Italia il ricorso alla pratica del TC ha raggiunto livelli allarmanti, sia per il numero di interventi effettuati sia per la variabilità rilevata tra le diverse regioni e aziende sanitarie. Sulla base di queste considerazioni, il Sistema Nazionale per le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (SNLG-ISS) ha sviluppato raccomandazioni per la pratica clinica relativamente al ricorso al TC. La Linea Guida è stata pubblicata nel Gennaio 2010. La riduzione del numero di TC rimane tra gli obiettivi individuati dal Documento preliminare informativo sui contenuti del nuovo Piano sanitario nazionale 2010-2012. L’indicatore più frequentemente utilizzato per la valutazione dei servizi ostetrici è la proporzione totale di parti cesarei. Nel 2008 la proporzione italiana di TC totali è pari al 39.19%, mostrando una certa tendenza alla stabilizzazione o alla riduzione nella maggior parte delle regioni. Tale tendenza è legata ad una riduzione della proporzione di TC primari, accompagnata però da un aumento della proporzione di TC ripetuti. Poiché ad un TC primario seguirà, con una probabilità molto elevata, un TC ripetuto, nonostante dal 2007 al 2008 si osservi una riduzione nel numero di TC primari, la proporzione di TC ripetuti è ancora in aumento, mentre il numero complessivo di TC è in via di stabilizzazione. Continua ad essere importante, pertanto, tenere distinti i due indicatori (TC primari e TC ripetuti) nei confronti tra regioni e concentrarsi sull’individuazione dei determinanti, clinici e non clinici, dei TC primari.

Parti con Taglio Cesareo / Pieri G.; Carretta E.; Dallolio L.; Di Gregori V.; Sferrazza A.; Fantini M.P.. - STAMPA. - (2010), pp. 245-247.

Parti con Taglio Cesareo

PIERI, GIULIA;CARRETTA, ELISA;DALLOLIO, LAURA;DI GREGORI, VALENTINA;FANTINI, MARIA PIA
2010

Abstract

Il numero di parti effettuati con taglio cesareo (TC) è un fenomeno sanitario in continuo aumento in molti paesi del mondo, nonostante questo incremento non sia associato a miglioramenti nella mortalità e morbidità materna e perinatale. In Italia il ricorso alla pratica del TC ha raggiunto livelli allarmanti, sia per il numero di interventi effettuati sia per la variabilità rilevata tra le diverse regioni e aziende sanitarie. Sulla base di queste considerazioni, il Sistema Nazionale per le Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità (SNLG-ISS) ha sviluppato raccomandazioni per la pratica clinica relativamente al ricorso al TC. La Linea Guida è stata pubblicata nel Gennaio 2010. La riduzione del numero di TC rimane tra gli obiettivi individuati dal Documento preliminare informativo sui contenuti del nuovo Piano sanitario nazionale 2010-2012. L’indicatore più frequentemente utilizzato per la valutazione dei servizi ostetrici è la proporzione totale di parti cesarei. Nel 2008 la proporzione italiana di TC totali è pari al 39.19%, mostrando una certa tendenza alla stabilizzazione o alla riduzione nella maggior parte delle regioni. Tale tendenza è legata ad una riduzione della proporzione di TC primari, accompagnata però da un aumento della proporzione di TC ripetuti. Poiché ad un TC primario seguirà, con una probabilità molto elevata, un TC ripetuto, nonostante dal 2007 al 2008 si osservi una riduzione nel numero di TC primari, la proporzione di TC ripetuti è ancora in aumento, mentre il numero complessivo di TC è in via di stabilizzazione. Continua ad essere importante, pertanto, tenere distinti i due indicatori (TC primari e TC ripetuti) nei confronti tra regioni e concentrarsi sull’individuazione dei determinanti, clinici e non clinici, dei TC primari.
2010
Rapporto Osservasalute 2010. Stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane.
245
247
Parti con Taglio Cesareo / Pieri G.; Carretta E.; Dallolio L.; Di Gregori V.; Sferrazza A.; Fantini M.P.. - STAMPA. - (2010), pp. 245-247.
Pieri G.; Carretta E.; Dallolio L.; Di Gregori V.; Sferrazza A.; Fantini M.P.
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